Pizza fai da te, un must per 4 italiani su 10
Un fatturato che ha superato i 15 miliardi di euro: tutto è partito da Napoli
Pizza fai da te, un must per 4 italiani su 10. Il 44% la prepara in casa, anche poter scegliere personalmente gli ingredienti e garantirsi un prodotto gourmet 100% Made in Italy. E’ quanto emerge da una indagine Coldiretti-Ixe’ diffusa in occasione della Giornata internazionale della pizza dello scorso 17 gennaio.
Pizza fai da te, 100% ingredienti italiani
La nuova tendenza, nata sulla scorta del lockdown, è quella di cucinare in casa delle pizze personalizzate utilizzando ingredienti 100% italiani dalla mozzarella alle farine di grano tricolore, magari ottenute da varietà antiche, dalle passate di pomodoro all’olio extravergine d’oliva, fino alle verdure, ai salumi e a tutto ciò che può servire per mettere nel piatto la versioni più tradizionali, dalla margherita alla capricciosa, ma anche quelle gourmet, con la scelta di prodotti ricercati, tipo quelli a denominazione di origine.
Un fatturato da record
Complessivamente la pizza genera un fatturato che ha superato i 15 miliardi di euro con un’occupazione stimata in oltre 100.000 addetti a tempo pieno, che diventano 200.000 nel weekend. In Italia si sfornano 2,7 miliardi di pizze all’anno che in termini di ingredienti significano durante tutto l’anno 200 milioni di chili di farina, 225 milioni di chili di mozzarella, 30 milioni di chili di olio di oliva e 260 milioni di chili di salsa di pomodoro. Un sistema economico che poggia su ben 121mila locali, tra pizzerie ristoranti, pizzerie da asporto, gastronomia e forni.
Da Napoli al resto del mondo
Nata a Napoli, la passione per la pizza è diventata planetaria, con gli americani che sono i maggiori consumatori con 13 chili a testa mentre gli italiani guidano la classifica in Europa con 7,8 chili all’anno, e staccano spagnoli (4,3), francesi e tedeschi (4,2), britannici (4), belgi (3,8), portoghesi (3,6) e austriaci che, con 3,3 chili di pizza pro capite annui, chiudono questa classifica.
Nel dicembre del 2017 è avvenuta l’iscrizione dell’“Arte dei Pizzaiuoli napoletani” nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanità dell’Unesco che riconoscere il forte legame culturale della tradizione con l’Italia.