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Pasta fatta in casa, una passione per una famiglia su tre

Ha contagiato anche i giovani fra i 18 e i 35 anni, specialmente nel Nord Est del paese

Pasta fatta in casa, una passione per una famiglia su tre
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Pasta fatta in casa, una passione per una famiglia su tre. Nel 30% dei casi si prepara pasta semplice o ripiena durante l’anno con un ritorno in cucina spinto dalla ricerca di qualità della vita ma anche dal caro prezzi, con la passione per il mattarello che ha contagiato anche i giovani tra i 18 e i 34 anni (35%). E’ quanto emerge dall’analisi Coldiretti/Ixe’ divulgata in occasione del World Pasta Day che si è festeggiato lo scorso 25 ottobre in tutto il mondo.

Pasta fatta in casa, una passione per una famiglia su tre

Si registra un ritorno al passato rispetto alle prime fasi dell’industrializzazione e urbanizzazione del Paese quando la conquista della modernità passava anche dall’acquisto della pasta piuttosto che dalla sua realizzazione in casa. A livello territoriale i più appassionati sono gli abitanti del Nord est, con il 38% che dichiara di preparare la pasta in casa, rispetto al 35% del Sud, al 28% del Centro e al 24% del Nord ovest. Nelle isole, al contrario, solo il 20% si mette alla prova con farina, uova e acqua.

L’Italia è il paese della pasta

Anche grazie a questo trend l’Italia resta il paese con il più elevato consumo di pasta per un quantitativo di 23,1 chilogrammi a testa contro i 17 chili della Tunisia, seconda in questa speciale classifica seguita da Venezuela (12 kg), Grecia (11,4 kg), Cile (9,5 kg), Stati Uniti (8,8 kg), Argentina (8,6 kg) e Iran (8,5 kg). Non a caso, nonostante la difficile situazione internazionale, le esportazioni di pasta italiana sono aumentate del 6% nel 2023, secondo l’analisi della Coldiretti su dati Istat nei primi sette mesi dell’anno.

Numeri da capogiro

In Italia si producono 3,6 milioni di tonnellate di pasta per un valore complessivo che sfiora i 7 miliardi di euro, con 200mila aziende agricole italiane impegnate a fornire grano duro di altissima qualità. L’Italia è prima in Europa e seconda nel mondo nella produzione di grano duro destinato alla pasta con una stima di una produzione attorno ai 3,8 miliardi di chili su 1,3 milioni di ettari.

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