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Pane fresco artigianale, come conservarlo nel modo corretto

I suggerimenti per una gestione domestica di un alimento che non manca mai nella dieta quotidiana degli italiani

Pane fresco artigianale, come conservarlo nel modo corretto
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Pane fresco artigianale, come conservarlo nel modo corretto. Gustoso, croccante e profumato: per i consumatori è questo il pane ideale. E oggi, grazie al lavoro delle aziende che producono ingredienti per la panificazione e all’impegno degli artigiani, è molto più facile conservarlo a casa, preservandone freschezza e sapore. A sottolinearlo è AIBI – l’Associazione Italiana Bakery Ingredients aderente ad ASSITOL, che propone anche una serie di raccomandazioni sulla corretta gestione domestica di un alimento che, per gli italiani, non deve mai mancare nella dieta quotidiana.

Pane fresco artigianale, come conservarlo nel modo corretto

Secondo le rilevazioni di AIBI, il pane fresco artigianale è amato dall’85% dei consumatori, quindi garantirgli una “vita” più lunga, in un periodo di difficoltà economica, è molto importante. Per venire incontro alle esigenze di un pubblico sempre attento al benessere, negli ultimi anni il pane si è moltiplicato in tanti tipi diversi, grazie ad una selezione attenta delle materie prime: integrale, a base di farine macinate a pietra, multicereali, a lunga lievitazione, con fibre, senza glutine, condito, con l’aggiunta di noci, olive, zucca, semi vari. Un prodotto a valore aggiunto, insomma, con un apporto benefico per la salute, digeribile e di alto valore nutrizionale.

Preservarne a lungo aroma e sapore

Per preservarne a lungo aroma e sapore anche a casa la prima regola riguarda la scelta del contenitore in cui riporre il pane: il più adatto è il classico sacchetto di carta che, oltre ad essere riciclabile, contribuisce a mantenere inalterata la freschezza dell’alimento. In alternativa, va bene anche il sacchetto di cotone. Tuttavia, la carta, da sola, non basta a combattere il principale nemico del pane, ovvero l’umidità. Ecco perché è opportuno collocare l’alimento in un luogo asciutto, al riparo da sbalzi termici e lontano dai fornelli, come ad esempio nella credenza della cucina oppure in un portapane in legno.

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