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La bella stagione fa volare il gelato… ma anche i prezzi!

Sono 39mila le gelaterie in Italia, che danno lavoro a 75mila persone per un fatturato di 2,7 miliardi di euro

La bella stagione fa volare il gelato… ma anche i prezzi!
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La bella stagione fa volare il gelato… ma anche i prezzi! Crescono i consumi, con il ritorno di coni e coppette nonostante il balzo dei prezzi che fanno registrare un aumento del 23% rispetto allo scorso anno. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti su dati Istat. A pesare sui listini il balzo dei costi per l’energia e le materie prime usate nelle preparazioni, dalle uova (+17%) al latte (+21%) fino allo zucchero (+54%) di cui l’Italia è fortemente deficitaria, anche a causa delle tensioni internazionali legate alla guerra in Ucraina.

La bella stagione fa volare il gelato

Un andamento che non sembra spaventare gli italiani che con il meteo favorevole non rinunciano al gelato per la pausa pranzo o lo snack. Il gelato realizza un fatturato totale di 2,7 miliardi grazie alla presenza di 39mila gelaterie nazionali che danno lavoro a 75 mila persone. Nelle gelaterie italiane vengono utilizzati ben 220 milioni di litri di latte, 64 milioni di chili di zuccheri, 21 milioni di chili di frutta fresca e 29 milioni di chili di altri prodotti durante l’anno con un evidente impatto sulle imprese fornitrici impegnate a garantire ingredienti di qualità. Nonostante le innovazioni ad essere preferito è il gelato artigianale nei gusti storici anche se cresce la tendenza nelle diverse gelaterie ad offrire “specialità della casa” che incontrano le attese dei diversi target di consumatori, tradizionale, esterofilo, naturalista, dietetico o vegano.

Le agrigelaterie artigianali

La bella stagione fa volare il gelato e negli ultimi anni si è registrato un vero e proprio boom delle agrigelaterie artigianali che garantiscono la provenienza della materia prima dalla stalla alla coppetta con gusti che vanno dal latte di asina a quello di capra fino alla bufala ma quest’anno è arrivato anche quello di latte di pecora. Una spinta che ha favorito la creatività nella scelta di ingredienti che valorizzano i primati di varietà e qualità della produzione agroalimentare nazionale, dal gusto di basilico fino al prosecco. Nelle agrigelaterie è particolarmente curata la selezione degli ingredienti, dal latte alla frutta, che sono rigorosamente freschi con gusti a “chilometri zero” perché ottenuti da prodotti locali che non devono essere trasportati con mezzi che sprecano energia ed inquinano l’ambiente.

La storia del gelato moderno

In epoca moderna la storia del gelato risale alla prima metà del XVI secolo nella corte medicea di Firenze con l’introduzione stabile di sorbetti e cremolati nell’ambito di feste e banchetti, anche se fu il successo dell’export’ in Francia a fare da moltiplicatore globale con il debutto ufficiale in terra americana: con l’apertura della prima gelateria a New York nel 1770 grazie all’imprenditore genovese Giovanni Bosio.

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