Come si fa la sangria? Ecco la ricetta universale
Un nettare divino tutto da provare: originario del Portogallo, diffuso in tutta la penisola iberica. Ecco come si fa la sangria
Se il cocktail è il re degli aperitivi, se i long drink sono i principi dell’happy-hour, allora la regina del settore altri non può essere se non la sangria. Bevanda dolce e non particolarmente ad alta gradazione alcoolica (ma dipende da chi la prepara!) si adatta perfettamente ad essere consumata anche in ore non serali. Da qui il grande successo per gli avventori che possono tracannarne in quantità senza rischiare la sbronza. Si tratta di una mistura da preparare in grandi quantità (almeno due litri alla volta) e dunque molto adatta per i ritrovi o gli happy hour a grande partecipazione.
La ricetta originale
La ricetta originale proviene dal Portogallo, ma ormai in tutta la penisola iberica è diventata una specie di «bevanda doc» e la Spagna ne ha elaborato decine di varianti. Ovviamente ciascuna zona sostiene di detenere la ricetta migliore e per la verità molte sono simili fra loro. I veri intenditori, tuttavia, sostengono che anche il solo cambio del vino o il grado di maturazione della frutta possono far cambiare il gusto come dal giorno alla notte. Per non prendere posizione e rimanere asettici di fronte a queste rivalità, proponiamo una ricetta più o meno «universale» che può essere presa ad esempio e poi eventualmente cambiata a seconda dei gusti personali.
Come si fa la sangria
Per un’ottima sangria, dunque, usate questi ingredienti: una bottiglia di vino rosso non frizzante (ottimi il sassella, il cannonau e il teroldego); un’arancia e mezzo limone; tre pesche mature; un bicchierino di rhum; due o tre bustine di zucchero di canna; tre o quattro chiodi di garofano; mezza bottiglia di acqua frizzante (o seltz). La preparazione è tanto semplice quanto intuitiva: affettare le pesche, l’arancia e il mezzo limone in una grande brocca o in una marmitta di vetro; aggiungere lo zucchero di canna e il vino rosso; mescolare bene e aggiungere i chiodi di garofano e il rhum; quindi mettere in frigo a riposare per almeno tre o quattro ore; quando è il momento di servirla aggiungere l’acqua gasata (o il seltz) e versare in bicchieri grandi con abbondante ghiaccio.
Le guarnizioni
Chi vuole può guarnire anche i bicchieri con scorze di agrumi o pezzi di frutta. In Catalogna e a Barcellona in particolare invece del vino rosso usano quello bianco, anche spumante, ma per i... «puristi» della sangria ciò rappresenta il peggior errore (comunque vien buona lo stesso).