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Cambia il menù degli italiani a causa delle difficoltà

Il 35% dei cittadini che affronta la spesa quotidiana adotta strategie differenti rispetto al passato

Cambia il menù degli italiani a causa delle difficoltà
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Cambia il menu di oltre 1 italiano su 3, con il 35% dei cittadini che affronta la spesa quotidiana adottando strategie che vanno dalla gavetta in ufficio al taglio degli sprechi fino alla preferenza accordata ai prodotti italiani, riuscendo nella maggior parte dei casi a garantirsi la qualità di quanto mette nel piatto. E’ quanto emerge dall’indagine Coldiretti/Censis su “La guerra in tavola” diffusa in occasione dell’apertura del Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione. Anni di guerre e pandemia hanno causato incertezza, smarrimento e disagio tra le famiglie ma hanno anche avuto l’effetto positivo di spingere gli italiani ad adottare comportamenti più virtuosi, da una maggiore propensione ad una spesa più consapevole, a un rinnovato senso patriottico di sostegno all’economia nazionale, dalla sensibilità verso la riduzione degli sprechi alla riscoperta delle buone pratiche della tradizione.

Cambia il menù degli italiani

Accade così che chi si trova in situazioni di difficoltà – rilevano Coldiretti/Censis – preferisce fare una spesa il più possibile tricolore, con quasi 9 italiani su 10 (87,3%) che acquistano prodotti che garantiscono l’italianità, perché li considerano di qualità più alta ma anche per sostenere il lavoro e l’economia nazionale. Se in testa alla classifica delle strategie salva carrello c’è il ricorso a sconti e promozioni, al secondo posto si piazza il taglio degli sprechi, con una maggiore sensibilità verso la riduzione del cibo che finisce nella pattumiera con effetti economici ed ambientali, anche attraverso l’utilizzo delle ricette del giorno dopo, con la cucina degli avanzi.

Le strategie antispreco

Si applicano ormai a tutti i versanti a partire dall’ufficio dove oltre un italiano su due che lavora si porta la gavetta con pasti preparati spesso con avanzi di pasti precedenti. Un’abitudine che accomuna tutte le classi di occupati dai dirigenti (porta il pranzo fai da te il 50,5%) agli impiegati e insegnanti (55%), dai dipendenti esecutivi (62%) fino al 63,9% dei lavoratori atipici. Ma la difesa delle tasche passa anche da una maggiore attenzione alle cose da mettere nel carrello. Secondo Coldiretti/Censis il 76,9% degli italiani prepara regolarmente una lista della spesa con relativa programmazione di cosa comperare che aiuta a tenere sotto controllo gli acquisti d’impulso ed a gestire con più oculatezza i budget familiari. Una pratica che accomuna tanto i redditi alti (72,2%) quanto quelli bassi (74%).

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