la tendenza

Birra e turismo, un settore sempre più in crescita

Un viaggiatore su 5 ha visitato un birrificio o partecipato ad un evento legato a questa bevanda nell’ultimo anno

Birra e turismo, un settore sempre più in crescita
Pubblicato:

Birra e turismo, un settore sempre più in crescita. Il turismo esperienziale cresce nel settore della birra con quasi un viaggiatore su cinque che ha visitato un birrificio o ha partecipato a un evento legato alla birra nell’ultimo anno. E’ quanto emerge da una indagine del Consorzio Birra Italiana sul fenomeno del brassiturismo diffusa con Coldiretti in occasione del Vinitaly. L’attività preferita è l’abbinamento col cibo con il 65% degli intervistati che considera fondamentale l’abbinamento tra la birra prodotta all’interno dell’azienda e i piatti del luogo. A fare da traino al fenomeno sono le artigianali realizzate con l’utilizzo di ingredienti particolari, non pastorizzate né microfiltrate per esaltare la naturalità di un prodotto apprezzato da tutte le fasce di età, con i giovani che sempre più cercano la degustazione di qualità più che di quantità.

Birra e turismo

Un patrimonio che va tutelato partendo proprio dalle materie prime che offrono i territori come i grani Biancolilla, Timilia, Saraolla, Risciola, Senatore Cappelli, Perciasciacci e Russello che sono solo alcune delle varietà di cereali coltivate in Italia ed utilizzate per produrre birra o come le differenti varietà di luppolo che donano profumi e sentori diversi alla birra a seconda del luogo di coltivazione, dal sentore floreale a quello erbaceo piuttosto che l’aroma di frutta tropicale. Ad arricchire le produzioni Italiane troviamo poi la ricchezza del nostro territorio: carrube, scorze di mandarino di Ciaculli o limone di Sorrento, fichi del Cilento, mirto di Sardegna, Pompia sarda, castagne degli Appennini, canapa ed altri ingredienti che gli artigiani della birra nazionale hanno scelto per realizzare prodotti a km zero.

La filiera artigianale

La filiera della birra artigianale italiana conta 1182 attività produttive in tutto il territorio nazionale che, dal campo alla tavola, danno lavoro a circa 93.000 addetti, per una bevanda i cui consumi sono destinati quest’anno a superare il record storico di circa 38 litri pro capite per un totale – rilevano il Consorzio Birra e Coldiretti – di 2,2 miliardi di litri generando un volume di fatturato che, considerando tutte le produzioni, vale 9,5 miliardi di euro. La scelta della birra come bevanda è diventato negli anni sempre più raffinata e consapevole con specialità altamente distintive e varietà particolari. Si tratta di produzioni molto spesso realizzate da giovani con profonde innovazioni come la certificazione d’origine a chilometro zero, il legame diretto con le aziende agricole, la produzione di specialità altamente distintive o forme distributive innovative come i “brewpub”.

Seguici sui nostri canali