da sapere

Viaggiare in aereo con bambini, sei cose da sapere

Una serie di indicazioni e consigli utili per affrontare un volo con i più piccoli

Viaggiare in aereo con bambini, sei cose da sapere
Pubblicato:

Viaggiare in aereo con bambini può essere un’esperienza piacevole, che li porta alla scoperta di un qualcosa di nuovo e sicuramente affascinante. Tuttavia può anche rivelarsi come un momento non privo di insidie, a volte trasformandosi in una situazione piuttosto complicata. La Società Italiana di Pediatria fornisce dunque una serie di indicazioni e di consigli utili per affrontare un volo con i più piccoli.

Viaggiare in aereo con bambini: da che età?

I bambini sani e nati a termine possono viaggiare in aereo a partire da 48 ore dopo la nascita, ma è preferibile aspettare almeno fino al settimo giorno di vita. Per i neonati prematuri e i bambini con patologie polmonari e cardiache, andrebbe richiesto un parere medico prima di intraprendere il volo.

In quali casi è sconsigliato l’aereo?

Solo in caso di malattie infettive acute (sinusiti o infezioni dell’orecchio), interventi chirurgici recenti, malattie respiratorie croniche severe, e donne in gravidanza dopo la 36a settimana di gestazione (dopo la 32a settimana, in caso di gravidanze multiple).

Occhio al jet lag

La variazione del fuso orario può provocare un complesso di sintomi da jet lag, come alterazioni del ritmo sonno-veglia, disturbi dell’attenzione, malessere generale. Generalmente i bambini sopportano meglio degli adulti i cambiamenti di fuso, presentando sintomi più sfumati, ma è importante regolare le ore del sonno e dei pasti subito dopo l’arrivo e, se possibile, già nei due giorni che precedono la partenza. In caso di viaggi a est: nei giorni precedenti anticipare di 1-2 ore l’addormentamento e favorire l’esposizione alla luce la mattina; in caso di viaggi a ovest: nei giorni precedenti posticipare di 1-2 ore l’addormentamento e favorire l’esposizione alla luce la sera. Prestare attenzione nel caso di assunzione di farmaci a orari prestabiliti, per esempio l’insulina nel bambino diabetico.

Attenzione alle variazioni di pressione

Le variazioni di pressione all’interno della cabina degli aerei, possono comportare barotraumi, con comparsa di otalgia e acufeni, che possono essere ridotti con la deglutizione; per i lattanti e i bambini più piccoli è possibile minimizzare questi effetti dando loro del cibo o un succhiotto. Per la nausea è meglio posizionarsi a metà cabina: il viaggio in aereo è raramente associato a sintomi di cinetosi (nausea, vomito), che comunque possono essere alleviati scegliendo posti a metà cabina, dove i movimenti sono meno pronunciati, e somministrando antiemetici prima della partenza.

Il “fattore distrazione”

Durante lunghi viaggi in ambienti ristretti distrarre i bambini portando i loro libri e giocattoli preferiti, insieme al materiale da toilette per farli stare sempre puliti e a scorte di cibo e bevande.

Seguici sui nostri canali