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Riforestazione urbana, piantati alberi a Firenze e ad Aix-en-Provence

Il progetto europeo Airfresh interviene sulle tematiche ambientali e relative all’inquinamento

Riforestazione urbana, piantati alberi a Firenze e ad Aix-en-Provence
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Riforestazione urbana, piantati alberi a Firenze e ad Aix-en-Provence. Ciò è possibile grazie al progetto europeo Airfresh, che vede la partecipazione per l’Italia di ENEA e Istituto di Ricerca sugli Ecosistemi Terrestri del Cnr. L’obiettivo è di quantificare la capacità di un’area periurbana riforestata di migliorare la qualità dell’aria in città, ridurre il fenomeno delle isole di calore e garantire il deflusso delle acque piovane durante eventi meteorologici estremi.

Riforestazione urbana, il progetto europeo Airfresh

“Per il progetto ENEA applicherà un sistema modellistico in grado di valutare le concentrazioni dei principali inquinanti e dei parametri meteorologici nelle città selezionate nelle condizioni di vegetazione attuale e, in seguito, all’introduzione di aree riforestate in prossimità della città”, spiega Alessandra De Marco del Dipartimento ENEA di Sostenibilità dei sistemi produttivi e territoriali e responsabile del progetto per l’Agenzia. L’inquinamento atmosferico e le isole di calore sono due dei principali problemi che affliggono le nostre città e rappresentano un grave minaccia per la salute pubblica, con mezzo milione di morti premature stimate in Europa e un costo complessivo di circa 644 miliardi di euro.

Serve intervenire per il futuro

E il futuro non ci riserva buone notizie: le stime ufficiali parlano di un raddoppio dei decessi a causa dell’aria inquinata entro il 2050. Saranno soprattutto le città del Mediterraneo a fare le spese dell’effetto combinato dell’aumento di temperatura (+2-5°C su scala regionale e fino a +7 °C nelle città entro il 2100) e dell’inquinamento dell’aria, come già confermato dalle due ondate di calore e dai picchi di inquinamento registrati nell’estate del 2019 e, in generale, dal 2000 in avanti in tutta Europa. Nel 2019 il 95% della popolazione di Firenze e di Aix-en-Provence è stata esposta a livelli di PM10, biossido di azoto (NO2) e ozono (O3) oltre i limiti stabiliti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per la protezione della salute umana, causando 167 morti premature nel capoluogo toscano e 73 nella città francese.

In arrivo anche a Zagabria e Napoli

In entrambe le città, inoltre, vi sono stati rispettivamente 700 e 309 ricoveri per malattie cardiovascolari e respiratorie. Negli ultimi 20 anni la temperatura del capoluogo toscano si è alzata di 0,3-1,0 °C e questo aumento potrebbe arrivare a +1,5-3,7°C  entro il 2100. Aix-en-Provence, invece, è la terza città più inquinata della Francia ed entro il 2100 la temperatura media annuale aumenterà di + 1,9-4,6°C e fino a 5,7°C in estate (nell’estate del 2019 la temperatura è stata di + 3,5°C rispetto alle città vicine). Insieme alle due città pilota per la parte sperimentale, il progetto Airfresh modellerà le concentrazioni di inquinanti anche per Zagabria e Napoli, per ottenere informazioni su contesti urbani con condizioni geografiche e orografiche differenti.

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