Punture di insetti e bambini, ecco il decalogo per prevenirle
I consigli di Siaip per difendere i più piccoli da un pericolo dell’estate
Punture di insetti e bambini, ecco il decalogo per prevenirle. A fornire i consigli utili è Siaip, la Societa italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica, che ricorda come siano proprio le vacanze i momenti più a rischio. Le attività all’aperto come trekking, campeggio, nuoto comportano un rischio maggiore di essere punti da insetti, in particolare da imenotteri come vespe, api, calabroni. Vediamo il decalogo.
Punture di insetti e bambini, ecco il decalogo per prevenirle
- Evitare di indossare indumenti larghi, di colore nero o molto intenso, preferire il bianco
- Non usare profumi, preferire shampoo e creme solari senza odori
- Non camminare a piedi nudi nei prati
- Non avvicinarsi a fiori molto profumati o frutta matura
- Evitare di lasciare cibi e bevande senza copertura se si mangia all’aria aperta
- Non bere bibite zuccherate direttamente dalla lattina perché un imenottero potrebbe esserci entrato
- Fare particolare attenzione se si spostano rami o se si soggiorna in prossimità di siepi: le vespe nidificano spesso in luoghi nascosti dalle foglie
- Evitare di viaggiare in auto con i finestrini abbassati
- Applicare zanzariere alle finestre
- Tenere ben chiuse le pattumiere
Attenzione alle reazioni avverse
Uno studio pubblicato sulla prestigiosa rivista internazionale ‘Annals of Allergy, Asthma and Immunology’ evidenzia che tra il 56% e il 94% dei bambini vengono punti almeno una volta nella loro vita. E talvolta con conseguenze serie. “Le reazioni avverse al veleno di imenotteri riguardano percentuali che vanno dallo 0,3 fino al 3,6% dei pazienti in età pediatrica – spiega il prof. Michele Miraglia del Giudice, presidente Siaip e professore di Pediatria e Allergologia e Immunologia Pediatrica all’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli di Napoli - La prevalenza di reazioni sistemiche, come orticaria , rossore, prurito, pomfi, gonfiore alle palpebre o alle labbra va dall’1 al 3% . E riuscire ad identificare l’insetto pungitore è importante per il percorso diagnostico-terapeutico”.