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Proteggere la propria vista è fondamentale

Consigli utili per salvaguardare un senso chiave per tutti noi

Proteggere la propria vista è fondamentale
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Proteggere la propria vista è fondamentale. «Solo quando la perdi capisci quanto era importante». Il riferimento è alla vista e si tratta di uno dei claim utilizzati da IAPB Italia Onlus, la sezione italiana dell’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità, in occasione dell’ultima Giornata Mondiale della vista andata in scena lo scorso 14 ottobre. La prevenzione gioca infatti un ruolo fondamentale per quanto riguarda il nostro apparato visivo. Partiamo prendendo coscienza che il nostro occhio pesa lo 0,27% dell’intero corpo. Ma allo stesso tempo riceve più dell’80% delle informazioni che ci giungono dall’esterno. Ciò fa della vista un dono prezioso, da preservare a tutti i costi.

Proteggere la propria vista è fondamentale

Purtroppo va detto che esistono molte malattie che minacciano la vista: queste toccano oltre 3 milioni di persone nel nostro paese. E molte di più sono a rischio, perché glaucoma, retinopatia diabetica e maculopatie crescono assieme all’età e alle malattie croniche. Il rischio c’è anche se si è giovani, tenendo ben presente che la vita al chiuso e l’uso di dispositivi elettronici aumentano il rischio di miopia (che infatti è cresciuta a 1 giovane su 3) e affaticano l’occhio perché gli impediscono di riposare. Di conseguenza è chiaro che prevenzione e buoni comportamenti debbano iniziare molto presto, il prima possibile. Quasi tutte le malattie che minacciano la vista possono essere curate o arginate se diagnosticate in tempo. Ma solo il medico oftalmologo ha gli strumenti e la competenza per farlo.

I suggerimenti utili

Dopo i 40 anni è bene fare una visita ogni due anni, mentre dopo i 60 ne serve una all’anno. La Società Oftalmologica italiana prescrive, inoltre, la prima visita alla nascita, la seconda entro i 3 anni, la terza e la quarta rispettivamente prima dei 6 e dei 13 anni. Vediamo ora una serie completa di consigli per proteggere la propria vista.

- Sottoporsi regolarmente a una visita oculistica completa che preveda anche l’esame del fondo oculare;
- Non trascurare le alterazioni della visione, come i lampi luminosi (fosfeni) o l’annebbiamento visivo: è sempre meglio fare un check-up oculistico presso uno specialista;
Utilizzare esclusivamente occhiali da sole con filtri a norma di legge nelle giornate assolate, soprattutto quando ci si reca al mare o in montagna. È bene, comunque, evitare o ridurre l’esposizione al sole intenso, che accelera i processi di invecchiamento delle cellule;

Ancora consigli per proteggere la propria vista

- Periodicamente provare a leggere e a guardare lontano chiudendo un occhio alla volta. Se notate, ad esempio, che un occhio vede peggio dell’altro, delle immagini distorte o delle linee ondulate (metamorfopsie), allora recatevi da un oculista per una visita;
- In caso di occhi rossi non instillare colliri senza aver prima consultato l’oculista, a meno che non si tratti di lacrime artificiali. Se si portano lenti a contatto toglierle immediatamente.
Quando si guida o si sta di fronte allo schermo utilizzare sempre eventuali occhiali correttivi che potrebbe aver prescritto un oculista;

Frutta, verdura, polvere, trucco…

- Mangiare tutti i giorni frutta e verdura fresca e ridurre i grassi animali e le calorie assunte. Naturalmente l’apporto vitaminico è importante. Inoltre, bere quotidianamente una quantità adeguata d’acqua: oltre a far bene a tutto il corpo, anche l’occhio vuole la sua parte. Si possono così evitare o almeno ridurre le miodesopsie (corpi mobili vitreali o «mosche volanti»). Tra l’altro è opportuno consumare regolarmente pesce, frutta e verdura.
Attenzione a cosa entra negli occhi: polveri, trucco e detersivi sono generalmente agenti che possono determinare infiammazione e arrossamento e, talvolta, abrasione e ustione della cornea (la superficie trasparente dell’occhio). Nel caso in cui avvenga il contatto con una di queste sostanze e si manifesti irritazione agli occhi, nell’immediato si consiglia di risciacquare abbondantemente con acqua e di recarsi da un oculista (se necessario al pronto soccorso oftalmico), che valuterà l’eventuale danno e prescriverà la terapia più indicata;

Lenti a contatto e sigarette

- Le lenti a contatto di norma non vanno portate più di 6-8 ore al giorno; ma la loro tollerabilità varia a seconda dell’occhio e del tipo di lente. Pertanto, innanzitutto va fatta una visita oculistica. Non fare mai ricorso ai cosiddetti «rimedi fai-da-te» (tipo gli impacchi caldi): potrebbero persino peggiorare i disturbi oculari;
Smettere di fumare: il consumo di tabacco è il fattore di rischio principale per la degenerazione maculare legata all’età, una malattia retinica che provoca cecità centrale. Inoltre il fumo è chiamato in causa nell’insorgenza o nel peggioramento di moltissime malattie degli occhi e, tra l’altro, contribuisce allo sviluppo della cataratta e può irritare la superficie oculare;

Questione luce blu

- Se si utilizzano il computer o altri dispositivi dotati di schermo fare delle pause periodiche per evitare l’affaticamento oculare (astenopia). Occorre infatti distogliere lo sguardo dallo schermo per cinque minuti ogni tre quarti d’ora o per un quarto d’ora ogni due ore (quest’ultima tempistica è stabilita dalla legge italiana per i videoterminalisti): per riposare gli occhi bisognerebbe guardare almeno a sei metri di distanza e, dunque, durante la pausa è bene evitare di mettersi a leggere. Di fronte agli schermi si tende ad ammiccare meno: per questa ragione può essere necessario l’uso dei sostituti lacrimali (lacrime artificiali), soprattutto in ambienti troppo secchi (riscaldati ma non umidificati) e in quelli dove c’è l’aria condizionata. Infine se il dispositivo lo prevede è consigliabile attivare un filtro per la luce blu. In alternativa, è possibile utilizzare degli occhiali, trattati con appositi filtri per la luce blu.

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