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Propensione al risparmio delle famiglie in crescita, cala il tasso di profitto delle imprese

Nel 2024 il reddito primario dei nuclei famigliari è aumentato di 49,5 miliardi di euro (+3,4%)

Propensione al risparmio delle famiglie in crescita, cala il tasso di profitto delle imprese
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Nel 2024 il reddito disponibile delle famiglie consumatrici a prezzi correnti è aumentato del 2,7% (+5,0% nel 2023), pari ad un incremento di 35,2 miliardi di euro. Ad affermarlo è l’Istat, nel suo report Conti Nazionali per Settore Istituzionale 2025. Prosegue a ritmi più contenuti la crescita dei prezzi determinando un aumento dell’1,3% del loro potere d’acquisto, ossia il reddito disponibile espresso in termini reali, che non aveva subito variazioni nel 2023. La dinamica meno sostenuta della spesa per consumi finali delle famiglie (+1,7%, +21,3 miliardi di euro), rispetto al reddito disponibile, ha determinato nel 2024 una ripresa della quota di reddito destinata al risparmio.

La propensione al risparmio delle famiglie

La propensione al risparmio delle famiglie è passata dall’8,2% del 2023 al 9,0% del 2024. Nel 2024 il reddito primario delle famiglie è aumentato di 49,5 miliardi di euro (+3,4%), con un apporto positivo generato dai redditi da lavoro dipendente (+41,6 miliardi di euro, +5,0%), dai redditi imputati per l’utilizzo delle abitazioni di proprietà (+7,9 miliardi di euro, +4,8%) e dai redditi derivanti dall’attività imprenditoriale (+1,4 miliardi di euro, +0,4%); in diminuzione i redditi da capitale finanziario (-1,4 miliardi di euro, -1,9%).

Il valore aggiunto delle non finanziarie

Il valore aggiunto delle società non finanziarie ha registrato nel 2024 una modesta crescita, pari allo 0,9% (+9,0 miliardi di euro), in forte rallentamento rispetto al risultato realizzato nell’anno precedente (+7,5% nel 2023, +72,9 miliardi di euro). Nel 2024, il consistente aumento dei redditi da lavoro pagati ai dipendenti (+5,6%, +30,7 miliardi di euro) ha determinato una flessione del risultato lordo di gestione delle società non finanziarie, diminuito del 5,2% (+7,8% nel 2023); tale andamento è stato rafforzato dall’aumento del 4,7% delle imposte sulla produzione (-2,0% nel 2023) e dalla diminuzione del 7,5% dei contributi alla produzione (-22,7% nel 2023). Pertanto, il tasso di profitto, calcolato come rapporto fra risultato lordo di gestione e valore aggiunto, si è portato nel 2024 al 43,3%, dal 46,1% dell’anno precedente.

E poi ecco le finanziarie

Nel 2024 il valore aggiunto del settore delle società finanziarie ha registrato un aumento del 5,2%, che ha seguìto la crescita del 17,6% dell’anno precedente. In presenza di un aumento delle imposte sulla produzione (+4,1% rispetto al 2023) e di un incremento dei redditi da lavoro dipendente (+4,2%), il risultato lordo di gestione ha sperimentato una crescita del 5,9%.

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