Perché correggere i denti storti, parola all’ortodonzia

Fondamentale intervenire perché se posizionati in maniera scorretta possono avere diverse conseguenze negative sulla salute nel suo complesso

Perché correggere i denti storti, parola all’ortodonzia
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Perché correggere i denti storti? L’ortodonzia è riservata prevalentemente a bambini e agli adolescenti. I più giovani continuano a essere la categoria di pazienti più numerosa, ma negli ultimi anni si è assistito a una maggiore diffusione degli "apparecchi" anche tra gli adulti. L’ortodonzia è la branca dell'odontoiatria che si dedica alla diagnosi, prevenzione e trattamento delle malformazioni dentali e facciali. La pratica ortodontica prevede lo studio, l'applicazione di apparecchiature fisse o mobili e il controllo delle stesse al fine di trattare e correggere queste malformazioni. Sono trattamenti di fondamentale importanza perché i denti posizionati in maniera scorretta possono avere diverse conseguenze.

L’importanza delle visite

In primo luogo rendono meno efficace una buona igiene orale. Infatti i residui di cibo possono accumularsi, provocando la decalcificazione dei denti e problemi di infiammazione alle gengive. Possono inoltre insorgere come conseguenze anche problemi ai muscoli coinvolti nella masticazione. Infine, denti malposizionati rendono meno piacevole il sorriso, che rappresenta uno degli aspetti più importanti del viso. Il momento ideale per iniziare il trattamento ortodontico varia molto e dipende dal tipo e dalla serietà del problema. Per questo motivo è importante effettuare una prima visita mentre i denti definitivi sono in fase di crescita. Le associazioni Americana e Italiana di Ortodonzia raccomandano che un bambino venga visitato da un ortodontista tra i sei e sette anni. A quest'età i denti definitivi stanno iniziando ad erompere e le strutture ossee hanno ancora un notevole potenziale di crescita.

Perché correggere i denti storti

Parlando di apparecchi fissi gli attacchi che vengono applicati e il filo principale che li tiene uniti tramite legature. Costituiscono le due componenti principali dell'apparecchiatura fissa. L'attacco ortodontico è una struttura generalmente metallica che viene posizionata con precisione su ogni singolo dente; i fili, prevalentemente in acciaio o in titanio, sono modellati in modo da spostare i denti sino ad ottenere i rapporti di occlusione ideali per una corretta masticazione. Essi infatti applicano una forza leggera e costante che permette ai denti di muoversi nella posizione corretta. Grazie a nuovi materiali e procedure, tutto ciò avviene più rapidamente e con maggior comfort rispetto al passato. Da segnalare, inoltre, che in alcuni casi, a giudizio del medico dentista, oggi è possibile ricorrere a mascherine invisibili in silicone. Grazie a esse, portare l'apparecchio diventa sopportabile... anche dal punto di vista psicologico.

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