lo scatto

Leggere non passa di moda: la fotografia delle librerie nel 2022

Dall’analisi emerge che la fiducia tiene, specie a Natale, ma c’è una carenza di liquidità

Leggere non passa di moda: la fotografia delle librerie nel 2022
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Leggere non passa di moda. Si chiama “Nuove chiavi di lettura sul mondo delle librerie: numeri, prospettive e tendenze” ed è la fotografia scattata dall'Associazione Librai italiani, in collaborazione con Format Research, dedicata al mondo dell'editoria e delle librerie indipendenti. Dall’analisi emerge che nel 2022 tiene la fiducia delle librerie indipendenti ed è in miglioramento in vista delle festività natalizie; stabili i ricavi e l’occupazione. Tuttavia l’aumento dei costi, l’impatto dell’inflazione e lo scenario economico incerto, si riflettono sulla carenza di liquidità (in calo l’indicatore che si assesta a 38 punti contro i 43 di dicembre 2021) e sulla necessità di far fronte al fabbisogno finanziario (per il 77% delle librerie che accedono al credito).

Leggere non passa di moda, ma…

Quasi otto librerie su dieci lamentano un aumento "abnorme" dei prezzi praticati dai propri fornitori e, di queste, circa la metà registra un aumento dei prezzi superiore al 20%; il 54% delle librerie segnala una crescita di clienti e il 55% un aumento dei libri venduti, anche in valore, rispetto al 2021. Si confermano le difficoltà sul fronte della scolastica: nove librerie indipendenti su dieci che distribuiscono testi scolastici hanno avuto difficoltà nell’approvvigionamento e ritengono inadeguato il margine riconosciuto dagli editori sia per i libri scolastici sulle nuove edizioni che sui titoli a catalogo, mentre oltre l’80% è insoddisfatto delle case editrici.

Libri scolastici e universitari

La distribuzione di libri scolastici e universitari costa molto alle librerie anche per importanti investimenti aggiuntivi e dà margini esigui o addirittura inesistenti: concorrenza dei megastore online (per l’81,4%) e bassi margini di guadagno riconosciuti dagli editori (per l’80%) sono i principali ostacoli allo sviluppo delle librerie che trattano testi universitari. In particolare, per la concorrenza dei megastore online, oltre il 60% di queste librerie ha perso negli ultimi due anni una quota di fatturato compresa tra il 20% e il 50%, mentre una su dieci ha perso addirittura più del 50% del fatturato.

I numeri del settore

Sono 3.640 le librerie in Italia, di cui 2.405 indipendenti, e occupano oltre diecimila e 700 addetti. In otto anni (2012-2020) si sono ridotte di 261 unità. Il 59% sono ditte individuali, il 24% sono società di persone, il 15% sono società di capitali, solo il 2% sono cooperative. Al Sud le librerie rappresentano il 33,3% dell’intero comparto, mentre il Nord Est ha la quota più bassa (17,3%). Lombardia, Lazio e Campania sono le prime tre regioni per numero di librerie, mentre oltre 3 addetti su 5 operano nelle librerie del Nord Ovest (39,6%) e del Centro (23,7%).

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