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Le residenze per anziani svolgono un ruolo importante

Esistono realtà che offrono servizi e attività di carattere relazionale e ricreativo, per agevolare gli ospiti nel mantenimento della propria vitalità sociale e intellettuale

Le residenze per anziani svolgono un ruolo importante
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Le residenze per anziani svolgono un ruolo importante. L’aspettativa di vita si allunga, d’accordo. E nel 2050 l’Istat prevede che gli anziani in Italia saranno 21.775.809, ossia il 34,3% della popolazione. In parallelo anche il ruolo dell’assistenza agli anziani diventa sempre più importante. Sono alcuni dati, elaborati proprio dall’Istituto nazionale di statistica, a farcelo capire: nel nostro paese più dell’80% delle persone non autosufficienti che vivono in casa ha più di 65 anni e parliamo di circa 2,5 milioni di anziani. Inoltre è stato stimato che un quinto degli over 65 abbia limitazioni funzionali gravi: questo comporta il fatto di richiedere assistenza personale nella propria abitazione o all’interno di strutture residenziali come le classiche RSA, le residenze protette, ecc.

Quali limitazioni?

Ma quali sono queste limitazioni che possono condizionare, anche pesantemente, lo stile di vita? Si tratta della costrizione a letto, su sedia o in abitazione, oppure a limitazioni nelle quotidiane attività della vita. E poi troviamo problemi nel camminare, usare le scale, raccogliere oggetti, difficoltà nella comunicazione e parecchie altre. Se si manifestano che cosa si può fare? Si renderà necessaria un’assistenza, da modulare in base ai bisogni dell’anziano assistito. Che fare dunque? Molto spesso i figli, i nipoti, i fratelli e più in generale i famigliari provano ad occuparsi del caro in difficoltà. Può tuttavia accadere che la famiglia non riesca a farsi carico dell’assistenza, per una serie infinita di motivazioni. Ed è qui che entra in gioco l’assistenza professionale.

Le residenze per anziani svolgono un ruolo importante

Accanto all’assistenza domiciliare e ospedaliera, a svolgere un ruolo importante sono la residenze per anziani. Ne esistono diverse tipologie, organizzate in base ai bisogni delle persone che devono supportare. In primis vediamo che cosa si intende con residenza per anziani, case di riposo e case soggiorno per anziani: con questi termini ci si riferisce alla medesima tipologia di struttura, ossia una realtà socio-assistenziale residenziale per soggetti parzialmente non autosufficienti. Significa quindi per persone che hanno una parziale incapacità di autonomia nell’eseguire le normali attività quotidiane. Solitamente al loro interno viene fornita ospitalità, distribuzione dei pasti, assistenza tutelare e infermieristica (dove richiesta, anche eventualmente per la somministrazione delle terapie), oltre a servizi e attività di carattere relazionale e ricreativo, in modo da agevolare gli ospiti nel mantenimento della propria vitalità sociale e intellettuale.

Le comunità-alloggio

Spesso si può parlare anche di comunità-alloggio, ovvero residenze per anziani con una non autosufficienza lieve e che necessitino di una solida vita sociale e di reciproca solidarietà. Queste ultime sono strutture molto più piccole, che accolgono in genere al massimo una dozzina di ospiti. L’attenzione è principalmente rivolta a garantire indipendenza, amicizie e uno stile di vita sano. L’assistenza è vista come strumento per raggiungere il desiderio di essere sereni e felici.

Capitolo RSA e RSSA

Discorso diverse per le RSA e le RSSA: le prime sono le residenze sanitarie assistenziali, attrezzate per ospitare anziani non autosufficienti di grado elevato o medio, che però non abbiano specifiche necessità di prestazioni ospedaliere. Al loro interno sono erogate l’assistenza medica e infermieristica e i trattamenti riabilitativi idonei a migliorare lo stato di salute e benessere dell’anziano. Le seconde, ossia le RSSA, sono le residenze socio-sanitarie assistenziali per anziani: forniscono servizi per persone di età superiore a 64 anni con gravi deficit psico-fisici oppure affette da demenza senile, che non siano bisognose di prestazioni sanitarie complesse ma che richiedano una specializzata e continua assistenza, con interventi socio-riabilitativi a elevata integrazione socio-sanitaria e le cui patologie non prevedano significativi margini di recuperabilità (persone che, quindi, non possono essere seguite a domicilio).

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