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Le abitudini di vita dei bambini: a scuola in auto e tanto tempo davanti alla tv

Nel nostro paese anche su colazione, frutta e verdura fresca si può fare meglio

Le abitudini di vita dei bambini: a scuola in auto e tanto tempo davanti alla tv
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Le abitudini di vita dei bambini: a scuola in auto e tanto tempo davanti alla tv. Sono due delle tendenze che emergono dal nuovo rapporto “COSI” (Childhood Obesity Surveillance Initiative) dell’Ufficio Europeo dell’OMS. Vediamo i dati, partendo da quello che evidenzia che il 67% dei bambini italiani tra 6 e 9 anni va a scuola in macchina contro una media europea che si attesta attorno al 50%.

Le abitudini di vita dei bambini

L’Italia ha anche tra le percentuali più alte di bimbi che trascorrono almeno una media di 2 ore al giorno davanti alla televisione o agli schermi. Complessivamente nello studio europeo il 43% dei bambini di età compresa tra 6 e 9 anni trascorre in media almeno due ore al giorno guardando la televisione o utilizzando dispositivi elettronici. Nei fine settimana, più di tre quarti dei bambini (76%) trascorrono davanti allo schermo due o più ore al giorno. La percentuale di bambini che hanno questa abitudine varia dal 18% dell’Austria al 74% di San Marino, seguito proprio dall’Italia (72%) e dall’Estonia (64%).

Colazione, frutta e verdura fresca

Colazione, frutta e verdura fresca, i bimbi italiani possono fare meglio. Fa colazione con cadenza giornaliera il 69,6% dei bambini dai 6 ai 9 anni, contro una media del 75% per i Paesi europei. Fretta al mattino e una lamentata mancanza di appetito da parte dei bimbi, vengono spesso addotti come motivazioni di uno scarso consumo, ma l’abitudine andrebbe incoraggiata. Per quanto riguarda il consumo quotidiano di frutta fresca la percentuale non raggiunge il 50% dei bimbi, per le verdure la situazione è ancora peggiore (31%).

Sovrappeso e obesità infantili

Il sovrappeso e l’obesità infantili minano la salute in quasi tutti i Paesi europei. Ben il 29% dei bambini tra 7 e 9 anni risulta essere in sovrappeso (inclusa l’obesità), con variazioni molto significative tra Paesi, che vanno dal 6% in Tajikistan al 43% a Cipro. L’Italia, nonostante gli sforzi fatti in questi anni dalle istituzioni e dalle società scientifiche che hanno portato a un leggero miglioramento della situazione, si colloca al quarto posto per prevalenza di sovrappeso e obesità infantile con tassi appena al di sotto del 40%, superata solo da Cipro, Grecia e Spagna. Se si considera la prevalenza della sola obesità (escluso il sovrappeso), nella stessa fascia di età, il nostro Paese è al secondo posto.

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