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Le abitudini degli italiani: dalla cintura in auto agli infortuni domestici

La sorveglianza PASSI indaga su diverse tematiche, compreso l’uso del casco in moto e la guida sotto effetto di alcool

Le abitudini degli italiani: dalla cintura in auto agli infortuni domestici
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La sorveglianza PASSI fa emergere alcune abitudini degli italiani. L’uso della cintura di sicurezza anteriore in automobile è diffuso anche se non raggiunge ancora la copertura totale richiesta dalla legge. Mentre l’uso della cintura posteriore, sebbene in aumento nel tempo, è ancora molto lontano da quanto l’obbligo di legge imporrebbe. Nel biennio 2021-2022 appena 1/3 degli intervistati (36%) dichiara di usare sempre la cintura posteriore quando viaggia in auto. L’uso del casco in motocicletta/motorino sembra invece ormai una pratica consolidata: circa il 96% degli intervistati, che viaggia in moto (come guidatore o passeggero), dichiara di indossarlo sempre. A partire dal 2011 la sorveglianza PASSI indaga anche l’utilizzo di seggiolini e/o adattatori per il trasporto in auto di bambini. Nel biennio 2021-2022, 2 persone su 10 hanno riferito di avere difficoltà a far uso di questi dispositivi, di non utilizzarli affatto o perfino di non avere alcun dispositivo di sicurezza, pur viaggiando in auto.

Le abitudini degli italiani

Dagli ultimi dati PASSI emerge che 5 intervistati su 100 hanno guidato sotto l’effetto dell’alcol nei 30 giorni precedenti l’intervista (avevano assunto due o più unità alcoliche un’ora prima di mettersi alla guida). La guida sotto l’effetto dell’alcol è in ogni caso più frequente nella fascia d’età 25-34 anni (8%) e tra gli uomini (7% vs 2% fra le donne). In riduzione costante nel tempo, ma il calo significativo osservato nel biennio 2020-2021 potrebbe essere solo il risultato delle misure di contenimento per il contrasto alla pandemia di Covid-19, dal momento che nel 2022 si torna a un valore analogo al 2019 e in linea con la tendenza osservata nel periodo pre-pandemico.

La consapevolezza del rischio infortunio domestico

Infine, dall’indagine emerge che nella popolazione adulta italiana la consapevolezza del rischio di infortunio domestico è ancora scarsa: nel biennio 2021-2022 solo 6 intervistati su 100 considerano alta o molto alta la possibilità di avere un incidente in casa (facendo riferimento a loro stessi o ai propri familiari). Inoltre, 2 intervistati su 100 riferiscono di aver avuto, nei 12 mesi precedenti l'intervista, un infortunio in casa tale da richiedere il ricorso a cure mediche. Gli incidenti domestici sono più frequenti al crescere dell’età, fra le donne e fra le persone con maggiori difficoltà economiche.

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