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La nuova farmacia dei servizi, fra test e vaccinazioni

Un pilastro del SSN, sempre più punto di riferimento per i cittadini: lo afferma l’ultimo rapporto Censis-Federfarma

La nuova farmacia dei servizi, fra test e vaccinazioni
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La nuova farmacia dei servizi, fra test e vaccinazioni. Dopo la pandemia si è rafforzata come punto di riferimento per l’erogazione di servizi. Da sempre essenziale per i cittadini, le farmacie hanno mostrato capacità di azione e innovazione, rappresentando un presidio sanitario strategico sul territorio, in grado di fornire servizi sanitari essenziali per la diagnosi del Covid-19 e la sua prevenzione. Già da tempo le farmacie erano andate ben oltre la dispensazione del farmaco, ma un importante allargamento delle attività e delle prestazioni disponibili in farmacia, come i test e le vaccinazioni, è legato ai provvedimenti decisi proprio a seguito della pandemia.

La nuova farmacia

Il dato sulla frequenza di utilizzo conferma il fondamentale ruolo di presidio di riferimento nel campo della salute attribuito alla farmacia: la metà degli italiani (50,1%) si reca in farmacia una volta al mese e il 41,8% degli over 64 una volta alla settimana, così come il 50,6% di chi ha uno stato di salute insoddisfacente. I dati mettono in luce anche la tendenza alla fidelizzazione nei confronti di un’unica farmacia, con il 60,0% che afferma di avere una farmacia di fiducia a cui si rivolge sempre, indipendentemente da una specificità di offerta nei servizi o nei prezzi. È quanto è emerso dal Rapporto «La nuova farmacia pilastro del Ssn. Prospettive ed opportunità» realizzato dal Censis con il supporto di Federfarma su campione di più di 1.000 adulti dai 18 anni in su.

Presidio di assistenza sanitaria sul territorio

Prevale la concezione della farmacia come presidio di assistenza sanitaria sul territorio, convenzionato con il Ssn e che fa parte del servizio pubblico (53,6%). L’ampio riconoscimento della rilevanza del contributo fornito dalle farmacie durante la pandemia per l’attività di screening con l’effettuazione dei tamponi (55,8%) è confermata anche dai più giovani (61,3%) che, grazie a tali servizi, stanno acquisendo una maggiore familiarità con la farmacia, apprezzandone il ruolo di presidio pubblico. D’altra parte, il 46,4%, una parte minoritaria, ma non irrilevante, considera la farmacia un punto di dispensazione di farmaci e altri prodotti per il benessere, una realtà consolidata della farmacia che risponde anche al crescente interesse degli italiani per la dimensione del benessere, sempre più presente nella nuova concezione della salute.

Le richieste degli intervistati

Gli intervistati vorrebbero che nella propria farmacia di riferimento fosse resa disponibile una ampia gamma di servizi: dal recapito a domicilio dei farmaci per persone fragili (82,7%), alla distribuzione dei farmaci e dei presidi per conto della Asl (76,4%), dalla disponibilità di test per la misurazione di colesterolo, glicemia, ecc. (73,3%) ad uno sportello per la prenotazione di visite ed esami (72,3%). Non appaiono particolarmente informati sulla Sperimentazione della farmacia dei servizi, in atto in molte regioni (solo il 31,1% ne è a conoscenza), ma quasi due terzi (68,9%) degli intervistati segnalano, come già presente nella farmacia abituale, almeno un servizio previsto nella Sperimentazione. E se non molti dichiarano di averne usufruito, sono decisamente più alte, invece, le percentuali di chi vorrebbe poter disporre di questa nuova gamma di servizi.

I servizi più richiesti

Prima di tutto screening di prevenzione dell’ipertensione o del diabete (82,1%), dispensazione dei farmaci e dei dispositivi medici ai pazienti in assistenza domiciliare, residenziale e semiresidenziale (81,7%); possibilità di effettuare la scelta del medico di medicina generale e del pediatra di libera scelta (79,6%), presenza di infermieri per medicazioni e/o altre attività (77,5%) e somministrazione ai maggiori di 12 anni di altri vaccini (non più solo quelli contro il Covid e l’antinfluenzale) (62,2%). Si attesta al 92,5% la quota di chi si dichiara molto e abbastanza favorevole all’ampliamento dei servizi in farmacia e, nella valutazione dei vantaggi, appare di gran lunga prevalente quello del potenziamento dell’accessibilità dei servizi sanitari previsti, garantita dalla capillare distribuzione sul territorio e dalla costante presenza di una farmacia di turno (49,5%).