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La Giornata mondiale del cuore 2023 ha riacceso i riflettori sulla prevenzione cardiovascolare

Si è celebrata lo scorso 29 settembre e lo scopo è informare e sensibilizzare più persone possibili su questo tema

La Giornata mondiale del cuore 2023 ha riacceso i riflettori sulla prevenzione cardiovascolare
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La Giornata mondiale del cuore 2023 ha riacceso i riflettori sulla prevenzione cardiovascolare. Il 29 settembre si è celebrato il World Heart Day con l’obiettivo di informare e sensibilizzare i cittadini sull’importanza di prendersi cura del proprio cuore per prevenire le malattie cardiovascolari. La campagna 2023, con il tema “Use ❤️ know ❤️” – “Usa il ❤️ conosci il ❤️”, si focalizza sulla necessità che ogni individuo conosca il proprio cuore e sappia come comportarsi per contrastare efficacemente le malattie cardiovascolari, l’80% delle quali sono prevenibili, perché, in un’ottica di empowerment è con la conoscenza che si possono operare scelte consapevoli per prendersi cura di sé e migliorare la propria salute.

La Giornata mondiale del cuore 2023: i numeri

Le malattie cardiovascolari rappresentano la prima causa di morte in Italia e nel mondo e hanno un notevole impatto anche in termini di morbosità e disabilità, costituendo una sfida di primaria importanza per i sistemi sanitari mondiali. Si stima che nel 2019 siano stati responsabili a livello globale di circa 18,6 milioni di morti, con una incidenza di 55,5 milioni di casi e una prevalenza di 523 milioni di casi. In Europa oltre 80 milioni di persone sono affette da malattie cardiovascolari (il 48% uomini e il 52% donne), che sono responsabili di 3,9 milioni di decessi annui (45% di tutte le cause di morte). I dati Istat indicano che anche nel 2020, anno in cui è iniziata la pandemia, le malattie del sistema circolatorio sono state la principale causa di morte nel nostro Paese (30,5% di tutti i decessi).

Capitolo prevenzione

Adottare stili di vita salutari (praticare quotidianamente un’adeguata attività fisica, evitare il consumo rischioso e dannoso di alcol, non fumare e non usare altri prodotti del tabacco, seguire una sana alimentazione) è la scelta migliore per contrastare l’insorgenza e la progressione delle malattie cardiovascolari, in particolare quelle più diffuse causate dall’aterosclerosi, che si correlano con l’avanzare dell’età e comprendono l’infarto miocardico acuto e l’angina pectoris. Per quanto riguarda l’attività fisica, nonostante sia evidente il suo ruolo protettivo a tutte le età rispetto a numerose condizioni patologiche, si stima che il 28% della popolazione mondiale sia sedentario, soprattutto donne. Secondo i dati ISTAT relativi al 2021 in Italia la quota di sedentari è pari al 33,7% ed è maggiore nelle donne (36,9%) rispetto agli uomini (30,3%).

Tabacco e altri fattori di rischio intermedi

Inoltre, secondo il Report sviluppato dall’Oms per la Giornata mondiale per il cuore, in collaborazione con la World Hearth Federation e con l’Università di Newcastle in Australia, il tabacco è ritenuto responsabile del 20% dei decessi per malattie coronariche. Il rapporto sottolinea che anche i prodotti del tabacco non da fumo sono dannosi per la salute (si stima che provochino 200.000 decessi annui per malattie coronariche), così come l'uso di sigarette elettroniche e di prodotti del tabacco riscaldato è associato a un rischio aumentato di malattie cardiovascolari. Per la prevenzione è fondamentale anche identificare precocemente e gestire adeguatamente i cosiddetti fattori di rischio intermedi (ipertensione arteriosa, diabete mellito, dislipidemie, sovrappeso/obesità).

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