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Italiani in viaggio, quali emozioni provano?

Ne risulta che viaggiare è un'esperienza ricca di sentimenti contrastanti per un nostro connazionale su due

Italiani in viaggio, quali emozioni provano?
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Italiani in viaggio, quali emozioni provano? È ciò che ha voluto scoprire  Trainline attraverso una ricerca commissionata all’Istituto di ricerca Human Highway incentrata sulle emozioni più sentite prima, durante e dopo un viaggio. Trainline ha analizzato e approfondito, grazie al contributo della psicoterapeuta Stefania Andreoli, i punti di incontro e le differenze sia generali sia dal punto di vista generazionale emerse dalla ricerca. Ne risulta che viaggiare è un'esperienza ricca di emozioni, una combinazione di sentimenti contrastanti per un italiano su due: un viaggio nel viaggio che varia da persona a persona.

Italiani in viaggio, quali emozioni provano?

Ogni momento significativo del viaggio, e le emozioni che lo contraddistinguono, può essere arricchito da un mood musicale che accompagna e amplifica l’esperienza. Anche in questo caso, partendo dai risultati della ricerca, Trainline ha creato sei speciali Playlist ognuna dedicata alle diverse fasi e relative emozioni del viaggio, che si tratti di euforia nella pianificazione, di FOMO durante il viaggio o di malinconia da ritorno. Momento ideale per godere, oltre che del paesaggio, della colonna sonora personale potrà essere il viaggio in treno, che risulta essere uno dei mezzi preferiti dagli italiani, secondo quanto emerso dalla ricerca. Il 29% lo sceglierà per le proprie vacanze estive, mostrando un ampio distacco rispetto a mezzi come nave, autobus, camper e moto. Tra questi, la GenZ (45%) si distingue come la generazione più incline a preferire il treno.

La pianificazione del viaggio

La pianificazione è parte integrante del viaggio e considerata un momento importante e di piacevole condivisione. Quattro persone su 5 si dedicano a questa fase in modo meticoloso, curando ogni dettaglio e coinvolgendo gli altri partecipanti nella definizione di destinazione e tappe (65,7%). Questo dato non sorprende, come sottolinea la dottoressa Andreoli: “Questa fase è molto amata perché si parte dal pensiero e dalla fantasia. Immaginarsi altrove vuol dire già in un certo qual modo esserci. La progettazione del viaggio lo concretizza, rende reale la partenza, e una buona programmazione ci garantisce di poter realizzare un desiderio”.

Le attitudini durante il viaggio

L’ansia pre-partenza e le altre emozioni negative si attutiscono durante il viaggio. Nove rispondenti su dieci affermano di sentirsi al massimo e un rispondente su due (51,8%) dichiara di provare solo emozioni positive. Energia (41,9%) e apertura alle novità (39,9%) sono le più comuni, mentre in contrasto troviamo, preoccupazione (13,6%), stanchezza (12,3%) e indecisione (11,7%), sebbene con una frequenza significativamente più bassa. In viaggio la GenZ spicca come generazione FOMO: l’81,7% del campione dichiara di avere il timore di perdersi eventi e momenti organizzati da amici e parenti e ben il 90,1% di voler essere sempre connesso. I Millennials emergono, invece come più energici (43,7%), propositivi (33,8%) e speranzosi (26,2%), mentre gli Adulti svettano per serenità (37,3%), rilassatezza (35,8%) e nel sentirsi a proprio agio (33,3%).

Il rientro a casa

Interrogati sullo stato d’animo al rientro a casa, il 70% degli intervistati afferma di essere contento di tornare alla propria routine, il 63,9% non vede l’ora di ricongiungersi con amici e famiglia, mentre il 63,7% si definisce super motivato. Allo stesso tempo, oltre la metà prova ansia (52,7%), fatica a mantenere i benefici del viaggio (53,2%) e ben uno su due (49,9%) è stressato al pensiero di disfare le valigie.

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