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Giornata Mondiale dell’Asma 2025, quest’anno ricorre il 6 maggio

L’obiettivo è aumentare la conoscenza di questa patologia e migliorarne il trattamento

Giornata Mondiale dell’Asma 2025, quest’anno ricorre il 6 maggio
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In arrivo la Giornata Mondiale dell’Asma 2025, prevista per il primo martedì di maggio, ovvero per quest’anno martedì 6 maggio. Sin dal 1998 il World Asthma Day si tiene su iniziativa della Global Initiative for Asthma (GINA) allo scopo di aumentare la conoscenza dell’asma e migliorarne il trattamento. Quest’anno il tema sarà “Make Inhaled Treatments Accessible for ALL”. Anche quest’anno la SIMRI (Società Italiana per le Malattie Respiratorie Infantili) intende dare risalto all’evento. Visto il successo ottenuto nelle edizioni dello scorso anno, è stata resa disponibile la lista dei centri di pneumologia pediatrica di tutto il territorio nazionale che aderiranno all’iniziativa, offrendo spirometrie gratuite alla popolazione in una giornata nel corso del mese di maggio, così come modalità e numero di accessi secondo le proprie disponibilità, in accordo con le strutture ospedaliere.

Giornata Mondiale dell’Asma 2025: di che si tratta?

È una condizione caratterizzata da vie aeree particolarmente sensibili e che tendono a ostruirsi in risposta a stimoli di varia natura. Durante una crisi d’asma le vie respiratorie tendono a chiudersi, per i seguenti motivi: i muscoli della parete bronchiale si contraggono e riducono il diametro della via aerea; la parete bronchiale si inspessisce; nell’ume bronchiale viene secreto muco denso. L’effetto finale è che l’aria esce dai polmoni con maggior fatica, provocando i sintomi. Ma che cosa scatena l’asma? Infezioni respiratorie, fumo di sigaretta, inquinamento, esercizio fisico, allergeni e aria fredda.

Quali sono i suoi sintomi?

In primis la tosse: può essere il primo campanello d’allarme! Si fa più fastidiosa e insistente di notte, dopo il gioco e lo sforzo fisico, in ambienti in cui qualcuno fuma o ha fumato e quando l’aria è più fredda. Ecco poi il fischio: si tratta di un rumore sibilante che si può udire appoggiando l’orecchio al petto del bambino o standogli vicino. Occhio poi al respiro frequente: è utile contare quanti respiri fa il bambino in 30-60 secondi. Se ha l’asma il respiro diventa più corto e frequente. Infine ecco i rientramenti al torace: la pelle che rientra tra le costole e al giugulo indica fatica respiratoria.

Come affrontarla?

Come suggerito dalla SIMRI, abbiamo a disposizione delle “armi”. Ovvero corticosteroidi inalatori che aiutano a prevenire l'attacco d'asma riducendo l’infiammazione dei bronchi e sono farmaci sicuri e molto efficaci; broncodilatatori per i bronchi, consentono un miglior passaggio dell’aria nella fase acuta; corticosteroidi per via orale: sono farmaci che riducono l’inspessimento (edema) della parete bronchiale durante e dopo la crisi d’asma e la produzione di muco. I possibili effetti collaterali sono legati alla dose, alla frequenza e alla durata della somministrazione. In genere, vengono somministrati per un periodo di 3-7 giorni nei casi di riacutizzazioni gravi. Infine gli antistaminici, utilizzati per trattare alcune malattie che possono associarsi all’asma (per esempio, rinite e congiuntivite allergica) ed esclusivamente su indicazione del Pediatra o dello specialista.

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