Giornata mondiale della vista 2023, una ricorrenza da celebrare
Si svolge oggi, giovedì 12 ottobre, con il tema "Non servono parole per descrivere il buio. La vista è un bene prezioso. Siamo al tuo fianco per custodirla"
La Giornata mondiale della vista, promossa dall’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità IAPB Italia onlus, si celebra il secondo giovedì di ottobre di ogni anno. "Non servono parole per descrivere il buio. La vista è un bene prezioso. Siamo al tuo fianco per custodirla" è il messaggio di sensibilizzazione scelto per il 2023. Richiama l’importanza di prendersi cura della vista. Le malattie che minacciano la vista colpiscono milioni di persone in Italia, tuttavia quasi tutte possono essere trattate, se individuate in tempo. La prevenzione quindi è il miglior modo per conservare la vista per tutta la vita.
Giornata mondiale della vista 2023
Nel nostro Paese, le malattie che mettono a rischio la vista riguardano oltre tre milioni di persone e ancora di più sono i soggetti a rischio, perché l’incidenza di glaucoma, retinopatia diabetica e maculopatia aumenta assieme all’età e alle malattie croniche. Queste e molte altre condizioni che minacciano la vista e possono provocare enormi costi sociali e personali, sono asintomatiche negli stadi iniziali, ovvero danneggiano le cellule nervose in maniera silenziosa, tuttavia possono essere curate o arginate se diagnosticate in tempo dai medici oftalmologi attraverso controlli periodici: la Società Oftalmologica Italiana consiglia una visita alla nascita, entro i 3 anni, a 12 anni, una volta ogni due anni dopo i 40 e una volta l’anno per le persone oltre i 60.
Tecnologia applicata alla prevenzione
Anche la tecnologia applicata alla prevenzione, può rappresentare un efficace strumento di risparmio delle risorse e di selezione della spesa. L’esempio della Gran Bretagna è illuminante: grazie al tele-monitoraggio, con foto del fondo oculare nei centri diabetologici, inviata a centri di diagnosi oculistica in remoto, è stato possibile raggiungere oltre l’80% di persone con patologie diabetiche, riducendo in modo molto sensibile l’incidenza della retinopatia diabetica, prima causa di cecità in età lavorativa nei paesi occidentali.