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Giornata Mondiale dell’ictus, riflettori accesi sulla prevenzione

Si è celebrata il 29 ottobre e punta a sensibilizzare sull’importanza di riconoscere prontamente i suoi sintomi

Giornata Mondiale dell’ictus, riflettori accesi sulla prevenzione
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Il 29 ottobre si è celebrata la Giornata mondiale dell'ictus (World Stroke Day). Si tratta di una malattia cerebrovascolare acuta causata dall’improvvisa ostruzione (da parte di un trombo o di un embolo, ictus ischemico). Oppure dalla rottura di un vaso sanguigno che irrora l’encefalo (ictus emorragico). La mortalità per ictus è del 20-30% a 30 giorni dall’evento. E del 40-50% a distanza di un anno, mentre il 75% dei pazienti sopravvissuti presenta qualche forma di disabilità che nella metà dei casi comporta perdita dell’autosufficienza. La prevalenza e l’incidenza dell’ictus aumentano con l’età, in particolare a partire dai 55 anni. Dopo i 65 anni l’aumento dell’incidenza è esponenziale. L’ictus rappresenta un’importante problematica di salute pubblica per la sua diffusione nella popolazione e per la gravità delle conseguenze sulle persone colpite e comporta spesso un notevole coinvolgimento dei familiari del paziente e dei caregiver con rilevanti costi economici e sociali.

Giornata Mondiale dell’ictus

Il tema 2021 - “Learn the signs, Say it’s a Stroke - Save Precious time” – “Impara i segni, riconosci che è un ictus – Risparmia tempo prezioso” - mira a sensibilizzare la popolazione sull’importanza di riconoscere prontamente i sintomi dell’ictus e sulla necessità di un accesso tempestivo a un trattamento specialistico per ridurre quanto più possibile i danni cerebrali provocati da questa patologia “tempo-dipendente”. Infatti più rapidamente si interviene in corso di ischemia (possibilmente entro 4.5-6 ore dall’esordio dei sintomi) e più cellule cerebrali si possono salvare (“il tempo è cervello”). Favorendo una migliore ripresa dall’ictus.

I sintomi

In caso di comparsa di uno o più sintomi riferibili all’ictus è necessario chiamare immediatamente il 112/118. Eccoli:

improvvisa riduzione o perdita di motilità e di forza e/o improvvisi deficit sensitivi (formicolii, perdita di sensibilità) alla metà inferiore del viso (con asimmetria della bocca che appare “storta” soprattutto quando il paziente prova a sorridere), al braccio e/o alla gamba di un lato del corpo;
improvvisa difficoltà nel parlare e/o nel comprendere il linguaggio altrui;
improvvisi disturbi visivi a carico di uno o di entrambi gli occhi;
improvvisa perdita di coordinazione dei movimenti, sensazione di vertigine, di sbandamento e/o caduta a terra;
improvviso mal di testa lancinante e inconsueto.

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