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Giornata Mondiale AIDS 2021, 40 anni dai primi casi

Si è celebrata l’1 dicembre, con l’avvio della campagna “Prima lo fate, meglio è”, riferita al test HIV

Giornata Mondiale AIDS 2021, 40 anni dai primi casi
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La Giornata Mondiale AIDS 2021 si è celebrata l’1 dicembre. E inoltre sono passati 40 anni dalla scoperta dei primi casi di Aids nel 1981. A ricordare questo anniversario è stato il ministro della Salute Roberto Speranza in un post su facebook “Oggi 1° dicembre è la Giornata Mondiale contro l'Aids. In 40 anni molti passi avanti sono stati fatti sul piano della ricerca e delle cure e una diagnosi precoce oggi può favorire una vita più serena. Dobbiamo continuare ad investire sulla ricerca, sulla prevenzione e sull’assistenza”. Per celebrare la Giornata mondiale contro l’Aids, il Ministero ha promosso la campagna di comunicazione “Prima lo fate, meglio è” per sensibilizzare sul tema dell’HIV, ancora diffuso e presente, e invitare tutte le persone, che abbiano avuto comportamenti potenzialmente a rischio, ad effettuare il test Hiv.

Giornata Mondiale AIDS 2021

L’Hiv si può diagnosticare tempestivamente con il test e, sebbene non esista una cura che consenta la guarigione dall’infezione, ci sono terapie efficaci in grado di tenerla sotto controllo. Infatti, le persone con HIV che aderiscono scrupolosamente alla terapia possono vivere una vita normale. Ecco ora i numeri dell’Aids. I dati relativi al 2020 hanno risentito dell’emergenza Covid-19, questi i più significativi. Nel 2020, sono state effettuate 1.303 nuove diagnosi di infezione da Hiv pari a 2,2 nuovi casi per 100.000 residenti. L’incidenza (casi/popolazione) osservata in Italia è inferiore rispetto all’incidenza media osservata tra le nazioni dell’Unione Europea (3,3 nuovi casi per 100.000). L’incidenza delle nuove diagnosi Hiv è in diminuzione dal 2012, con una riduzione più evidente dal 2018 e particolarmente accentuata nell’ultimo anno. Nel 2020, l’incidenza più elevata di nuove diagnosi Hiv si riscontra nella fascia di età 25-29 anni.

In corso una diminuzione dei casi

Dal 2018 si osserva una evidente diminuzione dei casi per tutte le modalità di trasmissione. La modalità di trasmissione più frequente è attribuita a maschi che fanno sesso con maschi (MSM) ed è superiore a quella attribuibile a rapporti eterosessuali (maschi e femmine). Tra i maschi, più della metà delle nuove diagnosi Hiv è in MSM. Dal 2016 si osserva una diminuzione del numero di nuove diagnosi Hiv in stranieri. Nel 2020 più di 1/3 delle persone con nuova diagnosi Hiv scopre di essere Hiv positivo a causa della presenza di sintomi o patologie correlate all’Hiv. Sono 352 i nuovi casi di Aids, pari a un’incidenza di 0,7 nuovi casi per 100.000 residenti. L’80% dei casi di Aids segnalati nel 2020 era costituito da persone che hanno scoperto di essere Hiv positive nei sei mesi precedenti alla diagnosi di Aids. Rimane stabile il numero di decessi in persone con Aids.

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