Farmacodipendenza e smart drugs, fenomeni in crescita post pandemia
Registrato un ampliamento del consumo di sostanze psicotrope, legali e non
Dopo la pandemia le farmacodipendenze hanno acquisito una nuova rilevanza. Durante il periodo di isolamento e successivamente con le nuove incertezze economiche e sociali, si è registrato un ampliamento del consumo di sostanze psicotrope, legali e non. L’uso di analgesici oppioidi, benzodiazepine e altre sostanze è aumentato in molte parti del mondo, riflettendo un cambiamento nelle modalità di affrontare il disagio psicologico e fisico. Le cause di questa crescita sono multifattoriali. E’ quanto è emerso dall’ultimo Congresso Nazionale della SITD, ovvero la Società Scientifica Italiana che si occupa autorevolmente di Dipendenze Patologiche sia da sostanze (legali e illegali) sia comportamentali (gioco d’azzardo, dipendenze digitali, ecc.). La SITD rappresenta tutti i Professionisti che si occupano di questa disciplina, Medici, Psicologi, Infermieri, Educatori, Assistenti Sociali che operano nel settore pubblico (i Ser.D.) e nel settore privato (Comunità Terapeutiche, Case di Cura ecc.).
Farmacodipendenza e smart drugs
Negli ultimi 5 anni di rilevazione in Italia è aumentato il consumo dei farmaci prescritti per il Sistema Nervoso Centrale (OSMED AIFA). Tra questi si rileva un aumento del 4.2% dell’impiego di antidepressivi. Rispetto al consumo di ansiolitici si stima che circa il 15-20% della popolazione adulta abbia fatto uso di benzodiazepine nel corso della propria vita. Questi prodotti, secondo diverse indagini, spiccano tra i farmaci più usati senza prescrizione medica. Rispetto alle fasce di età vi è un incremento nella fascia dai 5 ai 14 anni, approssimativamente 1 ragazzo su 100 riceve nel corso di un anno almeno una prescrizione di farmaci antidepressivi, antipsicotici o gabaergici. Nell’ambito delle fasce giovanili, inoltre, dai dati della Relazione al Parlamento 2024 (Dip. Politiche Antidroga PCM), risulta che circa 440mila studenti hanno assunto almeno un tipo di psicofarmaco senza prescrizione nel corso della vita, in particolare ansiolitici benzodiazepinici, e si evidenzia un elevato consumo di tabacco e di alcol secondo diversi pattern di impiego.
Che cosa emerge
In Italia 960.000 giovani tra 15 e 19 anni, corrispondente al 39% della popolazione di questa fascia di età, hanno assunto una sostanza psicoattiva illegale nel corso della vita come circa 680.000 studenti nel corso dell’ultimo anno. Si rilevano inoltre importanti associazioni tra il consumo di sostanze e comportamenti problematici come il gioco d’azzardo e l’uso eccessivo di tecnologie digitali, riscontrabili in diverse fasce di età. Emerge il consumo delle cosiddette smart drugs (droghe di origine naturale e sintetica a basso costo usate per modificare alcune funzioni cognitive ed emotive o all’interno di pratiche di chemsex).