Donazione di organi, nel 2025 già realizzati oltre 1.100 trapianti
In questo momento nel nostro Paese ci sono oltre 8.200 pazienti in attesa

Donazione di organi, nel 2025 già realizzati oltre 1.100 trapianti. Inoltre sono state più di 450 le persone che, dopo il loro decesso, hanno donato gli organi negli ospedali italiani: grazie alla loro scelta, sono stati effettuati i trapianti nel numero sopra riportato. Il dato è stato diffuso dal Centro nazionale trapianti. In questo momento nel nostro Paese ci sono oltre 8.200 pazienti in attesa di trapianto: circa 6mila aspettano un nuovo rene, oltre mille un fegato, circa 750 un cuore, quasi 300 un polmone e poco meno di 200 un pancreas. Sono invece ben 48mila le persone che oggi vivono grazie a un trapianto e sono in follow-up. In Italia sono attivi 97 centri di trapianto, che operano presso 42 ospedali, sotto il coordinamento di 19 centri regionali e col supporto di 30 banche dei tessuti.
Donazione di organi, un gesto che salva vite
Donare gli organi significa dare una seconda possibilità a chi, senza un trapianto, non avrebbe alternativa. È un atto di estrema generosità, spesso deciso nel momento più doloroso per i familiari, ma che consente alla vita di proseguire in altri corpi, trasformando la fine in un nuovo inizio. In molti casi, chi riceve un organo torna a vivere con pienezza: lavora, viaggia, cresce una famiglia, progetta il futuro. Ed è proprio questo il significato profondo della donazione: un gesto altruista che crea vita laddove c'era attesa, fragilità e incertezza.
Cosa dice la legge
In Italia, il consenso alla donazione è regolato da una normativa che prevede la possibilità per ogni cittadino maggiorenne di esprimere la propria volontà in vita. Si può farlo attraverso il medico di famiglia, al momento del rinnovo della carta d’identità, oppure iscrivendosi all’AIDO (Associazione Italiana per la Donazione di Organi, Tessuti e Cellule). In mancanza di una dichiarazione esplicita, la decisione è affidata ai familiari, che devono pronunciarsi entro tempi ristretti. Per questo motivo, è fondamentale parlarne con i propri cari: conoscere in anticipo la volontà del defunto rende il momento meno traumatico e consente di rispettarne la scelta.
Informazione e sensibilizzazione
Negli ultimi anni, la comunicazione sul tema ha fatto importanti passi avanti. Campagne istituzionali, testimonianze di pazienti trapiantati, eventi pubblici e iniziative nelle scuole hanno contribuito a far crescere la consapevolezza sull’importanza della donazione. Ma resta ancora molto da fare. I numeri delle persone in lista d’attesa lo dimostrano chiaramente: ogni nuova adesione può fare la differenza. In questo senso, è fondamentale continuare a informare, educare e rassicurare i cittadini sulla sicurezza, l’efficacia e l’etica che regolano il sistema trapiantologico italiano, considerato tra i più avanzati al mondo.