una pratica fondamentale

Che cosa significa essere un donatore di sangue?

Garantisce la tenuta del sistema, ma tutela anche la propria salute

Che cosa significa essere un donatore di sangue?
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Che cosa significa essere un donatore di sangue? La donazione periodica è fondamentale per garantire la tenuta del sistema, perché poter contare su una base solida di persone disposte a donare permette una migliore programmazione e anche un intervento tempestivo, ad esempio con chiamate "ad hoc", in caso di carenze.

Che cosa significa essere un donatore di sangue?

Essere un donatore periodico permette anche di tutelare la propria salute grazie a una serie di esami: glicemia, creatininemia, alanin-amino-transferasi, colesterolemia totale e HDL, trigliceridemia, protidemia totale, ferritinemia, vengono effettuati con cadenza almeno annuale. Inoltre il medico selezionatore può, a sua discrezione, prescrivere esami ulteriori. Per la prima volta nel 2018-19 è stato offerto il vaccino antinfluenzale gratuito ai donatori di sangue. Per ottenerlo basta presentare un attestato di donazione o una tessera d’iscrizione a un’associazione di volontari.

L’età media dei donatori

Per poter donare sangue e plasma e salvare delle vite bastano 18 anni, mentre non è possibile farlo da minorenni, anche con il consenso dei genitori. Negli ultimi anni grazie ai donatori e alla solidarietà tra Regioni, per cui quelle con una raccolta insufficiente sono state "aiutate" dalle altre, è sempre stato possibile garantire l’autosufficienza nazionale per il sangue. L’età media dei donatori è però in continuo aumento, anche in conseguenza dell’invecchiamento della popolazione, mentre cala il numero di quelli sotto i 45 anni. Per questo è sempre più necessario "reclutare" nuovi donatori giovani. Un giovane garantisce al sistema molti più anni di donazioni, inoltre diventare donatore periodico vuol dire seguire uno stile di vita sano e controllato, oltre a fare esami regolari del sangue.

Donazioni e… tatuaggi&piercing

Al contrario di quanto credono in molti, chi ha un tatuaggio o un piercing può donare il sangue, ma non può donarlo subito. L’aspirante donatore o il donatore abituale dovranno aspettare 4 mesi dal momento della realizzazione del tatuaggio, del piercing o di altre procedure assimilabili. Per quanto attiene all’agopuntura, questa comporta lo stesso periodo di sospensione pari a 4 mesi, ove non eseguita in strutture qualificate e autorizzate alla prestazione. Non essendo possibile accertare che nelle procedure indicate siano state rispettate tutte le norme igieniche e sanitarie, bisogna considerare l’ipotesi che la strumentazione utilizzata potrebbe essere veicolo di infezioni. L’intervallo di 4 mesi serve a far passare quello che viene comunemente definito "periodo finestra", ovvero l’intervallo di tempo che passa dal momento del contagio a quando il virus diventa effettivamente rilevabile tramite un apposito test.

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