Viaggiare in India col visto turistico: alla scoperta del Taj Mahal

Viaggiare in India col visto turistico: alla scoperta del Taj Mahal
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L’India riapre i confini ai turisti e abolisce la quarantena: ecco come ottenere il visto obbligatorio e organizzare una visita al maestoso Taj Mahal.

Finalmente l’India ha riaperto i confini nazionali anche ai turisti, che dal 14 febbraio 2022 possono viaggiare e recarsi sul territorio muniti di visto obbligatorio ma senza dover sottoporsi alla quarantena all’arrivo.

Un passo in avanti verso la fine delle restrizioni dovute all’emergenza Covid. Dopo due lunghi anni, infatti, folte schiere di viaggiatori potranno organizzare viaggi e tour per ammirare dal vivo i paesaggi e i monumenti dell’India, che rimane una delle mete turistiche più ambite.

Organizzare il viaggio in India: cos’è l’eVisa

Per gli italiani che vogliono viaggiare in India per finalità turistiche o per affari è indispensabile dotarsi di apposito visto, il cosiddetto eVisa che può essere ottenuto in modalità elettronica ed esibito in forma digitale. Stando alla normativa locale, infatti, i cittadini italiani possono richiedere il visto direttamente online, affidandosi ai servizi digitali offerti da un’agenzia di visti specializzata, a fronte di una spesa esigua ed evitando di recarsi all’ambasciata o al consolato.

Il visto India viene inviato via email e si declina in due varianti distinte, rispettivamente l’eTourist per i turisti e l’eBusiness per i viaggiatori d’affari. Le due varianti dell’eVisa India hanno una validità di 365 giorni, durante i quali si possono effettuare molteplici viaggi in India. Attualmente, a causa del Coronavirus, il visto turistico può essere utilizzato entro 120 giorni dal rilascio ed è valido per un solo viaggio in India, la cui durata non deve superare i 30 giorni. Il documento digitale, necessario anche per i minori, viene rilasciato solo se il passaporto del richiedente ha una validità residua di almeno sei mesi all’arrivo in India e include due pagine vuote.

Come richiedere il visto elettronico per l’India

La richiesta del visto per l’India è facile e veloce. È sufficiente compilare il modulo apposito attraverso il portale web dedicato, versando l’importo di 19,95 € a persona. È indispensabile caricare una fototessera e una scansione del proprio passaporto, attendendo circa una settimana per la consegna via posta elettronica. È anche possibile richiedere il visto India con urgenza, rilasciato mediamente entro 24 ore dalla richiesta.

Coloro che sono in possesso di un eVisa per l’India rilasciato prima del 6 ottobre 2021, inoltre, devono provvedere ugualmente alla richiesta di un nuovo visto a causa della perdita di validità del precedente.

Oltre all’eVisa per l’India in corso di validità, altri obblighi per chi viaggia riguardano il possesso della certificazione di avvenuta vaccinazione anti-Covid e di un test Covid con esito negativo effettuato a meno di 72 ore dalla partenza: entrambi i documenti devono essere caricati sul portale locale “Air Suvidha Portal”.

Taj Mahal: una delle sette meraviglie del mondo

La richiesta del visto per sbarcare in India è una tappa fondamentale dell’organizzazione del viaggio, uno step semplice e rapido che si compie in pochi minuti. Il resto del tempo a disposizione può essere dedicato quasi interamente alla preparazione dell’itinerario e alla scelta dei luoghi da visitare.

Chi viaggia in India per la prima volta, ad esempio, non può non recarsi al cospetto del Taj Mahal, gioiello dell'arte musulmana annoverato tra le sette meraviglie del mondo e presente nella lista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO. È un maestoso mausoleo realizzato in marmo bianco, fatto edificare tra il 1631 e il 1648 ad Agra nello stato di Uttar Pradesh, situato nel Nord dell’India, per ordine dell'imperatore Mughal Shah Jahan.

Il Taj Mahal è circondato da vasti giardini e bacini d’acqua, caratterizzato da una forma ottagonale con un minareto posto su ciascuno dei quattro angoli e sormontata da cinque cupole: quella più grande è alta 35 metri.

Una curiosità sul Taj Mahal: il marmo bianco richiama il colore del lutto in India, tuttavia grazie alle numerose pietre incastonate sulle pareti consentono al mausoleo di cambiare colore a seconda della luce e della posizione del sole, variando dal grigio al bianco puro, dal dorato al blu.

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