Gioielli, il lusso corre sul web
Il mondo della gioielleria è tra quelli che, nel corso degli ultimi anni non certo semplici dal punto di vista economico, sono riusciti a reinventarsi con maggiore efficacia. La svolta più rilevante è stata senza dubbio la pandemia, che ha reso necessaria la messa a punto di canali d’acquisto diversi da quello tradizionale. L’apertura all’e-commerce ha rappresentato un passo di grande importanza per il comparto.
Il settore della gioielleria, considerando sia l’investimento economico, sia quello emotivo, è stato, per tanto tempo, profondamente ancorato a dinamiche legate alle interazioni dirette.
Il trend dell’e-commerce nel suddetto comparto riguarda sia i grandi brand, sia le realtà locali che, grazie al web, riescono sempre di più a consolidare la brand awareness e ad ampliare numericamente il target.
Interessante a tal proposito è il caso di Torinogioielli.com, portale ufficiale di una delle realtà orafe più conosciute del capoluogo piemontese, un’azienda che, con oltre 70 anni di storia alle spalle, è riuscita a innovare e sta dando una lezione preziosa su come sfruttare i vantaggi della rete.
Il rapporto con il gioielliere, come già accennato, è all’insegna della fiducia e dell’empatia. Come fare in modo che tutto ciò si crei sul web? Puntando innanzitutto sulla qualità dei contenuti, innanzitutto quelli testuali.
Grazie a questi ultimi, infatti, è possibile lavorare sullo storytelling, valorizzando il patrimonio di un’azienda con un percorso di diversi decenni all’attivo.
Essenziale è sottolineare l’aspetto della personalizzazione e della possibilità di interagire con un esperto. Si riesce, in questo modo, a focalizzarsi sia sul prodotto, sia sul servizio connesso - la consulenza - in un’ottica che, al giorno d’oggi, è nota come servitization.
Ovviamente conta tanto anche la qualità delle immagini e dei video, che deve sopperire all’impossibilità, per l’utente finale, di vedere direttamente i gioielli. La completezza delle schede di prodotto fa la differenza in un settore come la gioielleria nei casi in cui l’imprenditore è intenzionato a cavalcare l’onda della rete.
Etica e riprova sociale
L’utente che acquista al giorno d’oggi, sia online sia nei negozi fisici, prima di scegliere il prodotto sceglie un mondo valoriale. Questo aspetto conta molto quando si parla di gioielleria, un settore che, come già detto, coinvolge tantissimo le emozioni e i sentimenti.
Ecco perché, se si ha intenzione di avere successo in questo campo con un e-commerce, è essenziale dare il giusto spazio all’etica delle pietre vendute. Il concetto di diamante etico è relativamente giovane - ha poco più di vent’anni - ma centrale per i player del settore che vogliono posizionarsi nella mente del proprio cliente ideale.
Un altro driver imprescindibile sul quale le aziende del comparto della gioielleria devono puntare per fare la differenza sul web è la riprova sociale. Come si sceglieva il gioielliere di fiducia quando non c’era internet? Con il passaparola, ammirando una collana o un anello indossati da una persona cara e facendosi indicare l’artigiano che li aveva realizzati.
Oggi ci sono le recensioni, che dovrebbero sempre essere messe in primo piano, anche sul sito. Attenzione: ovviamente devono essere verificate e associate a identità chiare.
Una sfida vinta
Per un settore da sempre associato a concetti come l’esclusività e il rapporto personale, l’apertura al web si è rivelata indubbiamente una sfida vinta. Per continuare a sfruttare l’onda della rete, le aziende del settore devono investire in formazione.
Formazione di persone in grado di gestire i processi di customer care, ambito in cui è necessario un equilibrio perfetto tra know how tecnico ed empatia, e formazione focalizzata sulle dinamiche della comunicazione online: ecco il mix giusto per continuare, in un comparto fortemente tradizionale, a fare proprio tutti i vantaggi della rete senza perdere quel fascino tipico dei prodotti e delle professionalità legate all’universo del lusso.