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“Soliloqui: Milano”, Gianluca Vassallo & Living Divani

Da venerdì 8 aprile a sabato 21 maggio la mostra “Soliloqui: Milano” di Gianluca Vassallo è di scena alla Living Divani Gallery.

“Soliloqui: Milano”, Gianluca Vassallo & Living Divani
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Da venerdì 8 aprile a sabato 21 maggio la mostra “Soliloqui: Milano” di Gianluca Vassallo è di scena alla Living Divani Gallery di Corso Monforte 20 a Milano, con allestimento di Piero Lissoni. Il paesaggio urbano e umano convivono nel racconto dell’autore restituendo, allo sguardo di chi osserva, l’opportunità di sfiorare il quotidiano altrui, sentire, quasi, l’odore dei vivi, i discorsi sul tempo, le scadenze, i desideri, le memorie che distraggono i loro occhi dalla bellezza austera e stratificata di una metropoli che matura sempre, che sempre indica una via per il futuro, un modo di sentire il passato.

“Soliloqui: Milano”, Gianluca Vassallo & Living Divani

“Mi ricordo Milano quand’ero ragazzo, che era già donna. E mi ricordo che mi sentivo confuso, col corpo meridionale e gli occhi di Sardegna, a camminare in mezzo ad un rigore che mi teneva attento e muto, a combattere il freddo, a dirmi tutt’altro che l’azzurro, il contrario del mare, come nell’ombra di certa poesia, nella luce di certe spalle, in una bellezza che avverti, senza capire, solo perché non è tempo. Sono passati trent’anni da allora e Milano è ancora una donna che, forse, non mai è stata ragazza. E io sono ancora lo sciocco che la guarda confuso, nell’attesa di scoprire i suoi occhi. Per portarli al mondo, per diventare uomo”, racconta Gianluca Vassallo.

Living Divani_Soliloqui Milano_ph Gianluca Vassallo

“Milano vista dalla lente di Vassallo e lo sguardo dei cittadini sulle sue opere attraverso le grandi vetrine della Living Divani Gallery. E’ in questo gioco di sguardi che il nostro spazio esprime la sua potenzialità come contenitore d’arte: una sorta di galleria trasparente aperta alla città, per aprire un dialogo con le altre discipline creative”, spiega Carola Bestetti, CEO Living Divani.

Dal testo critico di Maria d’Ambrosio: “C’è luce a Milano, e splendida, nel lavoro di Gianluca Vassallo. Densa e alonica, la luce ti abbaglia e interrompe la meccanica riproduzione di ciò che l’occhio vede e misura, per aprire a uno scarto deformante che consente di guardare attraverso, come in filigrana, e riconoscere altro da quella geometrica ritmica sequenza o lineare planarità cui Milano sembrerebbe destinata… Momenti di sospensione e di respiro più fondo in cui geografia e architettura si fanno luoghi astratti, geometrie che rivelano una nuova grammatica per l’occhio che si fa mobile e distratto, perde il fuoco, rinuncia alla fissità del proprio punto di vista e alla distanza prospettica, per spaziare in molti sensi e ritrovarsi ferito e più vivo nella fatica di un attraversamento carsico”.

Chi è Gianluca Vassallo

Gianluca Vassallo, 48 anni, nato in Campania ma cresciuto in Sardegna. Nel 2011 ha lasciato tutto per seguire la carriera di artista visivo, da allora suo lavoro è stato presentato da istituzioni e gallerie in Italia e all’estero, tra queste: Fabrica, Treviso (2018, 2019); Caleum Gallery, New York (2017); Istituto Italiano di Cultura, Stoccolma (2017); Fondazione di Sardegna, Cagliari (2016/2017); Padiglione Portogallo Biennale Architettura di Venezia, Venezia (2016); Museo dell’Emigrazione, Asuni (2016); Spazio Soho, New York (2015,2016); Palazzo della Penna, Perugia (2014); Schauwerk Museum, Sindelfingen (2013, 2014, 2020); Museo MAN, Nuoro (2014); Stadtgalerie, Kiel (2014); Tempio di Adriano, Roma (2013); Masedu Museo, Sassari (2013); Fondazione Meta, Alghero (2013); Museo MART, Rovereto (2012, 2013); PAN, Napoli (2010). Tra i vincitori del Premio Terna 2013, Menzione Speciale Premio VAF 2014. Tra le operazioni di arte pubblica Exposed (2013), Free Portrait (2013/2015), I was there (2016) Shoot Me Orlando (2016), La Città Invisibile (2016), Biancolabbra (2017). VOTA PER ME (2018). I suoi lavori artistici e commerciali sono presenti in centinaia di pubblicazioni, tra cui, Faces, libro di Peter Weiermair sul ritratto contemporaneo. È fondatore e direttore artistico di White Box Studio attraverso il quale porta il suo sguardo e quello di altri talenti sardi alle aziende del design industriale, della moda, nell’editoria e alle istituzioni culturali cercando di trasformare le attività di comunicazione in occasioni per indagare la complessità utilizzando empatia e leggerezza come strumenti primari. Da allora ha realizzato decine di produzioni di cinema industriale, tra cui tre corti “Fare Luce” (in cartellone al Milano Design Film Festival, allo Shanghai Design Film Festival e al NYDFF 2018) e Intimate Journey (2018), Libertà (2021), un lungometraggio Volevo Solo Sapere Come Stai (2022, distribuito da chili tv) e una serie L’Estate di Anna (2021).

Vassallo_Portrait_NYC_© 2022, Ale Kroke
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