Von der Leyen vuole arrivare a un vero e proprio regolamento comune (e vincolante) sui migranti
La bozza sembra guardare al modello Albania testato (senza troppo successo) dal Governo Meloni. Esulta FdI, ma la Germania boccia l'esperimento italiano
Pubblicato:
La Commissione Europea presenterà nella giornata di oggi, martedì 11 marzo 2025, la sua nuova proposta di regolamento sui rimpatri dei migranti che non hanno diritto di restare nell’Unione Europea.
Ursula von der Leyen ha sottolineato la necessità di norme comuni e vincolanti per rendere più efficace il sistema di espulsioni. Le regole prevedrebbero anche l'istituzione di hub che ricordano il modello Albania di Meloni.
Pugno duro dell'Ue sui migranti irregolari
"I rimpatri sono un elemento chiave del Patto sull'immigrazione e asilo. Proporremo norme comuni, compreso un nuovo ordine europeo di rimpatrio e il riconoscimento reciproco delle decisioni da parte degli Stati membri", ha dichiarato la presidente della Commissione.
La presidente della Commissione Europea Ursula Von Der Leyen
Tra le novità principali c'è infatti l’introduzione di un ordine di rimpatrio europeo che renderà le decisioni nazionali immediatamente eseguibili in tutta l’Ue e l’inasprimento del divieto d’ingresso per chi viene espulso.
Ma il punto più controverso riguarda la possibilità di creare hub per i rimpatri nei Paesi terzi, una proposta che richiama il modello Albania promosso dal governo Meloni e che ha già generato un acceso dibattito.
Esulta FdI, ma c'è il no dei Socialisti
"Finalmente l’Europa inizia a capire che l’immigrazione clandestina va fermata con strumenti concreti", esulta Andrea Delmastro delle Vedove, deputato di Fratelli d’Italia e sottosegretario alla Giustizia.
Andrea Delmastro
Ma la proposta non convince tutti. Il gruppo Ue dei Socialisti e Democratici (S&D) ha espresso forti perplessità. L'eurodeputata tedesca Birgit Sippel, coordinatrice nella commissione per le libertà civili, ha criticato apertamente l’iniziativa.
"Sarebbe un errore guardare al piano Regno Unito-Ruanda o all'accordo Italia-Albania: sono legalmente discutibili e sprecano enormi quantità di denaro dei contribuenti".
Birgit Sippel
Il modello Albania di Meloni
Sippel si riferisce all'accordo firmato da Meloni nel novembre 2023 con il presidente albanese Rami per la gestione dei flussi migratori, il modello Albania.
Il nostro governo ha fatto costruire due centri in territorio albanese per ospitare migranti soccorsi in mare da navi italiane. Lo scopo era velocizzare l'identificazione e l'eventuale rimpatrio riducendo la pressione sull'Italia, ma per ora non ha funzionato.
I primi tre sbarchi nei centri albanesi sono stati rigettati dai giudici che hanno fatto sbarcare gli immigrati in Italia rinviando il caso alla Corte di Giustizia dell’Ue.
L'obiettivo dichiarato
L'obiettivo dichiarato del nuovo regolamento è rendere più efficiente il sistema di rimpatri, attualmente fermo al 20% tra coloro che ricevono un ordine di espulsione.
Per questo, oltre a rendere le procedure più snelle e vincolanti, la Commissione propone di autorizzare le autorità nazionali a determinare il Paese di origine "sulla base delle informazioni disponibili" qualora il migrante non collabori.
Il dibattito è aperto
Nonostante l'impegno di Bruxelles a garantire il rispetto dei diritti fondamentali, resta il nodo della compatibilità degli hub di rimpatrio con i principi del diritto internazionale.
I socialisti europei hanno già messo in guardia. Il dibattito è aperto e il percorso legislativo potrebbe subire modifiche. Ma un fatto appare chiaro, l’Europa si prepara a un cambio di passo sulla gestione dei migranti irregolari.