Lega e Radicali soddisfatti

Via libera della Cassazione a 6 referendum per riformare la Giustizia

"Giustizia giusta", la parola passerà agli italiani: sul tavolo Csm, limiti alla custodia cautelare, separazione delle carriere dei magistrati.

Via libera della Cassazione a 6 referendum per riformare la Giustizia
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Un successo certificato dagli oltre 4 milioni di firmatari e forse anche oltre le aspettative al momento della sua proposta. Ora certificato anche e soprattutto con il via libera della Suprema Corte di Cassazione: sul rinnovamento della giustizia in Italia si andrà a referendum.

Giustizia, consultazione popolare

Sulla Giustizia, gli italiani, in primavera secondo gli auspici dei proponenti dovranno esprimere il loro pare. Esulta la Lega (ma anche il Partito radicale) dopo la decisione della Suprema Corte della Cassazione che ha accolto le richieste arrivate attraverso le mozioni dei Consigli regionali di Lombardia, Veneto, Piemonte, Liguria, Friuli, Sardegna, Basilicata, Sicilia e Umbria.

Giustizia, i gazebo, le firme

Prima del sì, della Cassazione, la Lega aveva incassato anche forse ogni più rosea aspettativa il consenso dei cittadini. In tanti, infatti, ancora fino a qualche settimana avevano lasciato la propria firma per chiedere la consultazione popolare in tema di giustizia.  Un'adesione documentata dai risultati: oltre 4 milioni e 200mila adesioni sottoscritte ai banchetti organizzate nei fine settimana nelle piazze, 18mila arrivate attraverso posta elettronica e altre 80mila certificate proprio a ridosso delle festività dei Defunti e Ognissanti.  Il via libera della Cassazione ha reso ad ogni modo ininfluente il deposito delle sottoscrizioni.

Referendum, su cosa si esprimeranno gli italiani

Gli italiani saranno chiamati a dare la loro opinione sul "futuro" della giustizia nel nostro Paese. Nella fattispecie, su:

  • riforma del Consiglio superiore della magistratura,
  • responsabilità diretta dei magistrati,
  • equa valutazione dei magistrati
  • separazione delle carriere
  • limiti agli abusi della custodia cautelare
  • abolizione del decreto proprio dell'ex ministro della Giustizia, Paola Severino che prevede incandidabilità, ineleggibilità e decadenza automatica per i parlamentari, per i rappresentanti di governo, per i consiglieri regionali, per i sindaci e per gli amministratori locali in caso di condanna.

Adesione non solo popolare

A dir la verità, l'adesione alla proposta dei quesiti sul rinnovamento della giustizia ha avuto un riscontro non solo popolare e non solo legato a elettori e simpatizzanti di Lega e Partito radicale. Hanno infatti firmato per il referendum, in maniera bipartisan, non solo rappresentanti politici dei due partiti proponenti, ma anche esponenti di Pd, socialisti, Fdi, Forza Italia, Italia Viva e volti noti del giornalismo e dello spettacolo.

"Giustizia giusta", esulta la Lega

Incassato il via libera della Cassazione, esulta la Lega in vista della consultazione referendaria sulla "giustizia giusta".

"Grazie! - ha commentato Matteo Salvini sulla sua pagina Facebook - Finalmente gli italiani avranno l'opportunità di cambiare la Giustizia! Appuntamento in primavera. Un ringraziamento a chi ha firmato, a chi era presente ai gazebo e nelle piazze, a chi ha dato una mano da Nord a Sud. Vince la squadra".

 

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