Vertice in Alaska: “Accordo finalmente possibile” per Meloni, l’opposizione parla di “sottomissione” a Putin
La premier: “Solo l'Ucraina potrà trattare su condizioni e propri territori per garantire la sovranità"

“Finalmente si apre uno spiraglio per discutere di pace in Ucraina”.
Questo il primo commento della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che questa mattina ha partecipato alla conversazione con Donald Trump insieme ai leader europei per fare il punto su quanto discusso dal presidente americano con Putin in Alaska.
“Accordo finalmente possibile” per Meloni

“L'accordo è ancora complicato, ma finalmente possibile - sottolinea Giorgia Meloni - L’Italia sostiene gli sforzi di Trump verso una soluzione diplomatica, un percorso difficile che ieri ha comunque fatto un primo passo”.
Resta la vicinanza all'Ucraina, che per l'Italia rimane centrale:
“Solo l'Ucraina - si legge nella dichiarazione ufficiale - potrà trattare su condizioni e propri territori per garantire la sovranità, il punto cruciale rimane quello delle garanzie di sicurezza per scongiurare nuovi invasioni russe. Trump ha ripreso l'idea italiana di garanzia di sicurezza che si esprime con l’articolo 5 della Nato, una clausola collettiva che permette di beneficiare del sostegno di tutti i suoi partner”.
Intanto il ministro degli Esteri Antonio Tajani:
“L’ Europa Unita ha detto in maniera molto chiara che l'Ucraina deve avere una pace giusta, il che significa integrità territoriale. L’Europa sarà a fianco del Popolo ucraino anche in questa delicata fase di trattativa, vogliamo dare un contributo determinante affinché si possa raggiungere un accordo che garantisca sicurezza dell'Ucraina nei prossimi decenni e sicurezza anche per l'intera Europa”.
L'altro vicepremier, Matteo Salvini infine parla di passi in avanti verso la pace e auspica il ritorno della diplomazia:
“Nessuno la ostacoli”, sottolinea sui social.
L’opposizione parla di “sottomissione” a Putin
Dall’opposizione, se il Pd insiste sul fatto che nelle trattative sia coinvolta direttamente Kiev, la lettura dei Cinque stelle con Conte è più critica:
“Imbarazzante l’esultanza di Meloni dopo il vertice, all'Europa non resta che un ruolo da comprimario”.
Infine Carlo Calenda parla di "sottomissione a Putin", e +Europa:
“Nulla di buono dall’incontro, l’Ue si svegli”.
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