ELEZIONI POLITICHE

Vendetta del Pd contro Calenda: gli strappa l'econ-star Cottarelli

Coniato anche lo slogan "Il Carlo giusto" per far rosicare il leader di Azione.

Vendetta del Pd contro Calenda: gli strappa l'econ-star Cottarelli
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L'economista Carlo Cottarelli aveva lavorato al programma di Azione e tutti si aspettavano fosse fra le su "punte di diamante". E invece niente, il voltafaccia di Carlo Calenda al Pd non dev'essere piaciuto neppure all'econ-star di origini cremonesi, tanto che Cottarelli ha annunciato la sua candidatura alle Politiche del 25 settembre 2022 nelle liste di +Europa e dei Dem.

Il Pd strappa l'econ-star Cottarelli a Calenda

Una "vendetta" che, dopo lo sgarbo, Enrico Letta consuma a freddo:

"Cottarelli sarà una delle principali punte di diamante della campagna elettorale".

E Riccardo Magi, Presidente di +Europa, rincara la dose lanciando l'hashtag "Il Carlo giusto" per far rosicare il leader di Azione:

"Neanche due mesi fa Calenda definiva Carlo Cottarelli il nome perfetto per tenere insieme un campo progressista e riformista...".

E da par suo l'economista conferma con queste parole:

"Ho accettato, ed è un grande onore, l'offerta di Pd e +Europa di essere candidato comune alle prossime elezioni. Ho lavorato nell'ultimo anno nell'area liberal democratica per dare un programma. Ho lavorato anche con il Pd, con le agorà democratiche. Per me è stato naturale accettare l'offerta che mi veniva da Pd e Più Europa. Non è stato possibile portare avanti un percorso con Azione, ma guardiamo avanti. Ci unisce una visione progressista e non conservatrice. L'avversario principale è chi porta avanti la visione conservatrice", ha detto.

Cottarelli sarà candidato nel nord, sia nell'uninominale sia nel proporzionale. Le liste dello schieramento guidato dal Pd verranno presentate nel fine settimana. Fra Cottarelli e le posizioni di due alleati del Pd, Angelo Bonelli (Europa Verde) e Nicola Fratoianni (Sinistra italiana), non c'è contraddizione, secondo Letta.

Chi è Carlo Cottarelli

Direttore degli Affari Fiscali del Fondo Monetario Internazionale dal 1988, Cottarelli ha lavorato a Washington per venticinque anni, ricoprendo numerosi incarichi di livello. Torna in Italia nel 2013, quando viene chiamato dall’allora governo presieduto da Enrico Letta a ricoprire il delicato incarico di Commissario straordinario della Revisione della Spesa Pubblica. La famosa spending review di Cottarelli che gli farà guadagnare il soprannome di Mister Forbici. Nel 2014, il nuovo premier Matteo Renzi lo designa come Direttore Esecutivo nel Board del Fondo Monetario Internazionale. Da 2017 è il Direttore dell’Osservatorio sui Conti Pubblici Italiani dell’Università Cattolica di Milano.

Nel 2018, quando la legge elettorale (la stessa di adesso, il Rosatellum, che allora ha partorito il Conte I dopo "soli" tre mesi dal voto), Cottarelli era stato designato da Mattarella per formare un governo tecnico, ma poi a sorpresa Lega e 5 Stelle avevano trovato l'accordo e non se n'era fatto più niente.

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