Ultima "rogna" per la Meloni, Abodi: "Io Ministro omofobo? Macché...vorrei mille coming out nel calcio".
Il ministro contatterà il neo giocatore del Cagliari per un chiarimento, ma sugli eccessi dei Gay Pride rima sulle sue posizioni
E' la quarta spina estiva per Giorgia Meloni dopo Santanché, La Russa e Delmastro.
L'ultima "rogna" per il presidente del Consiglio è targata Andrea Abodi, il Ministro della Sport e arriva dalla Repubblica Ceca.
Da qui infatti sta per sbarcare in Italia Jakub Jankto, il primo giocatore dichiaratamente omosessuale che militerà nel nostro campionato.
Anche se di fatto è già accaduto dal momento che per il centrocampista offensivo dello Sparta Praga si tratta di un ritorno nel nostro Paese dopo le esperienze nell'Udinese (ottima) e nella Sampdoria (in chiaroscuro).
Dopo il polverone, il ministro chiamerà Jankto
Come detto, l'arrivo nella nostra Serie A di un giocatore omossessuale ha provocato un polverone.
Perché incalzato dai giornalisti su questa novità, il titolare dello Sport in Italia aveva spiegato di "non gradire molto le ostentazioni".
Ora però esploso il caso mediatico, Abodi oggi ha spiegato che contatterà Jankto per un chiarimento diretto con lui:
“Gli dirò che sono felice di quello che ha detto. Se arrivano cento coming out sarà solo positivo, vorrà dire che siamo più civili e aperti”.
Ma non solo. Il ministro ha precisato di aver risposto "in tempo reale" a domande che non erano state "preparate" cercando così non solo di buttare acqua sul fuoco, ma di spegnere al più presto e definitivamente tutte le polemiche sulla vicenda.
Il chiarimento sulle "ostentazioni"
E Abodi ha voluto nel frattempo già chiarire anche il significato delle "ostentazioni":
"“Mi riferivo al Pride. Il mio commento era riferito ad alcune manifestazioni per le quali un eccesso di ostentazione di alcune forme rischia di diventare un eccesso nella rappresentazione di se stessi. Se gli organizzatori ritengono che questi eccessi possano trovare posto nei Pride mi va bene, ma non mi si può togliere la possibilità di dire che alcune ostentazioni sono eccessive, è il mio pensiero".
"Galeotto" il commento sul primo giocatore omosessuale
Abodi inaspettatamente è entrato in gioco nelle scorse ore dopo il quasi altrettanto inaspettato acquisto di Jankto da parte del Cagliari neopromosso in Serie A.
Tempo fa proprio il centrocampista ceco aveva pubblicamente ammesso la sua omosessualità.
Ecco allora che in vista del suo ritorno in Italia dopo il "coming out" al rappresentante del Governo è stato chiesto un commento sulla vicenda con un'ottica di inclusione e di apertura della nostra società Abodi aveva risposto di "aver rispetto di tutti, delle persone, ma di non amare troppo le ostentazioni, come ad esempio nei Gay Pride".
Tanto è bastato per scatenare un vero e proprio putiferio. Ancor più accentuato dagli ultimi "inciampi" giudiziari e mediatici di altri rappresentanti dell'Esecutivo.
Il Pd all'attacco
Come già accaduto nelle altre circostanze di questi ultimi giorni, il Pd si è scagliato all'attacco del Governo attraverso il segretario Elly Schlein che, ironia del destino, è a sua volta omosessuale:
"Sono affermazioni molto gravi. Anzi sarebbe opportuno che chi sta nelle istituzioni agevolasse percorsi di coming out, specie in settori come lo sport dove sono rari proprio per il clima che c'è. Le istituzioni dovrebbero stare al fianco, sono la casa di tutti anche della comunità Lgbt+".