Tregua sui dazi USA-UE, Procaccini (FdI): "Trump in purezza. Europa sia compatta, basta ipocrisie su Putin”
"Alcuni Stati europei finanziano Putin acquistando gas liquefatto dalla Russia piuttosto che prenderlo dagli USA", ha affermato Procaccini

Nel giro di un solo fine settimana, lo scenario dei rapporti commerciali tra Stati Uniti ed Europa ha subito una brusca inversione di rotta. Da una posizione iniziale estremamente rigida si è passati a una tregua temporanea, con il rinvio delle tariffe al 50% fino al 9 luglio 2025. A far cambiare il vento, una telefonata tra Donald Trump e la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, che ha riaperto spiragli di dialogo tra le due sponde dell’Atlantico.
Procaccini: "Non si può essere alleati a fasi alterne"
Sull’argomento è intervenuto l’europarlamentare di Fratelli d’Italia Nicola Procaccini, co-presidente del gruppo dei Conservatori e Riformisti Europei al Parlamento europeo, nel corso della trasmissione Agorà su Rai Tre.
"La tregua sui dazi concessa alla UE? È Trump in purezza", ha dichiarato Procaccini, spiegando che il continuo alternarsi di minacce e aperture rientra nella strategia negoziale del candidato repubblicano alla Casa Bianca. "L’andirivieni sui dazi rientra nella modalità di trattare da parte del presidente USA", ha sottolineato.

Tuttavia, Procaccini ha lanciato un monito all’Unione Europea: "Se la UE vuole arrivare a un accordo con il suo principale alleato deve agire compatta e senza ipocrisia. Non si può essere alleati a fasi alterne".
L’eurodeputato ha puntato il dito contro alcuni Paesi membri, accusandoli di alimentare una doppia morale nei rapporti transatlantici, in particolare per quanto riguarda i legami energetici con la Russia.
"Mi riferisco ad alcuni Stati europei che finanziano Putin attraverso l’acquisto di gas liquefatto dalla Russia piuttosto che prenderlo dagli USA", ha affermato, citando esplicitamente "la Francia di Macron, che nell’ultimo anno ha aumentato addirittura dell’81% gli acquisti di gas liquido dalla Russia, e la Spagna di Sanchez".
Un comportamento che, secondo Procaccini, mina la credibilità dell’Europa agli occhi di Washington: "Se si deve agire in maniera compatta con l’alleato USA è necessario farlo sempre, abbandonando questi atteggiamenti ipocriti".