Elezione il 24 gennaio

TotoQuirinale: Salvini accelera e Letta dice no ai leader di partito (e a Berlusconi)

Occhio agli outsiders come Marta Cartabia e Pierferdinando Casini.

TotoQuirinale: Salvini accelera e Letta dice no ai leader di partito (e a Berlusconi)
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Il totonomi per designare il successore di Sergio Mattarella con il conto alla rovescia verso il Natale entra nella fase calda. Quirinale, la corsa al nuovo presidente entra nel vivo.

I partiti, non possono più rinviare l'argomento in agenda. Si gioca sempre meno di "melina", anche se restano fondamentali i giochi all'interno degli schieramenti, ma soprattutto alleanze trasversali.

Quirinale, la corsa al nuovo presidente entra nel vivo: le strategie dei partiti da Salvini a Letta

Nelle ultime ore, ci sono da registrare le posizioni che hanno messo sul tavolo il leader della Lega, Matteo Salvini e il segretario del Partito democratico Enrico Letta.

Dopo aver caldeggiato il nome di Silvio Berlusconi, quasi ufficializzandone l'investitura come candidato del Centrodestra, nelle ultime ore l'ex ministro dell'Interno ha rimescolato le carte spiegando che la coalizione sta anche valutando un altro possibile che, forse agli occhi, degli avversari politici potrebbe essere meno "divisivo".

Nel frattempo, la lettera di convocazione per il Parlamento in seduta comune sarà inviata il 4 gennaio. Il nuovo presidente della Repubblica dovrebbe essere eletto il 24 gennaio.

Berlusconi, ma non solo: la posizione di Salvini

Salvini, intervenendo ieri sera, mercoledì 15 dicembre, a Non è l'Arena da Massimo Giletti ha spiegato che "Silvio Berlusconi ha tutto il diritto di essere un candidato alla Presidenza della Repubblica per il Centrodestra. Se la sua scelta sarà per il Colle, la Lega trasparentemente e lealmente sosterrà la sua candidatura".

Alle osservazioni di Giletti che Matteo Renzi e i suoi parlamentari potrebbero rappresentare il vero ago della bilancia, il leader della Lega ha ribattuto: "La maggioranza in Parlamento e la maggioranza del consenso popolare ce l'ha il Centrodestra, dunque abbiamo tutto il diritto di portare avanti il nome di un nostro candidato. Vediamo se Berlusconi o meno: io continuo a ragionare su una candidatura che metta d'accordo tutti. Per questo sto incontrando quotidianamente uomini e donne, sperando di arrivare a una quadra tra Natale e Capodanno".

Quirinale, corsa al nuovo presidente: la posizione di Letta

A far da contraltare e quasi automaticamente a spegnere la candidatura di Silvio Berlusconi è arrivata però l'affondo del segretario del Pd, Enrico Letta:

"Il nuovo presidente della Repubblica? Sarebbe importante che non fosse un nome legato ai partiti. Ma soprattutto sarebbe grave se il nuovo Capo dello Stato fosse espressione di una sola parte del Parlamento"

Un concetto, del resto, ribadito a parti invertite anche da Giorgia Meloni di Fratelli d'Italia: "Nessuno pensi di eleggere il nuovo presidente senza aver avuto un confronto con noi".

Quirinale, i nomi:

Alla fine, i nomi sul tavolo sono sempre quelli: Mario Draghi (per molti ancora il super favorito), Silvio Berlusconi, Giuliano Amato, Marta Cartabia (data per molto papabile a Tagadà su La7 dall'ex direttore del Corriere della Sera, Paolo Mieli).

E ancora, Romano Prodi, Pierluigi Bersani, Pier Ferdinando Casini, il cui silenzio e ritiro dalle "scene" in queste ultime settimane da molti è stato interpretato come più di un indizio...

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