Ecco perché

Terzo Polo già al capolinea: è rottura tra Renzi e Calenda

Fine vicina dopo i recenti botta e risposta tra i leader di Azione e Italia Viva

Terzo Polo già al capolinea: è rottura tra Renzi e Calenda
Pubblicato:

Doveva essere la terza via in alternativa alle coalizioni di Centrodestra e di Centrosinistra ed invece, dopo pochi mesi di alleanza, il Terzo Polo sembra essere giunto già al capolinea. Nervi tesi tra Matteo Renzi e Carlo Calenda: dopo i recenti botta e risposta tra i leader di Italia Viva e Azione, pare ora che la riconciliazione sia insanabile. D'altronde, sin dall'inizio del loro rapporto, erano in molti a scommettere che non sarebbe durata...

Rottura Renzi-Calenda: addio al Terzo Polo?

Dopo il 7,8% di voti presi alle elezioni politiche del 25 settembre 2022, un punto di partenza da cui costruire la forza di un nuovo partito politico, il Terzo Polo è già arrivato alla sua fine. Tra Matteo Renzi e Carlo Calenda i rapporti si sarebbero definitivamente incrinati.

E parrebbe che - nonostante qualche dichiarazione di facciata - la frattura sia oramai insanabile.

In Azione, peraltro, ribadiscono di aver sempre acconsentito a tutte le richieste di Calenda, e tirano dritto.

Perché Renzi e Calenda hanno litigato

Ma quale sarebbe stata quindi la goccia che ha fatto traboccare il vaso in una maniera così tanto rapida e divisiva?  Alla base della divorzio tra Azione e Italia Viva, punto di rottura del Terzo Polo, ci sarebbero sia motivazioni politiche, sia personali. Per quanto riguarda il primo aspetto, in tanti affermano che tra Renzi e Calenda, due figure dai caratteri vulcanici, da tempo ci fossero alti e bassi.

In secondo luogo, però, almeno a quanto affermato da Carlo Calenda, a spingere verso la separazione sarebbe stato il fatto che Renzi, all'insaputa dei suoi alleati politici, abbia accettato la nomina a nuovo direttore de Il Riformista. Un incarico che avrebbe fatto saltare la mosca al naso al leader di Azione (e non solo a lui).

Dall'altra parte della "barricata", invece, sostengono che Calenda non abbia visto di buon grado la possibile candidatura di  Luigi Marattin   alla segreteria del partito del Terzo Polo.

Ma si parla anche di soldi: in Azione c'è chi sostiene che Renzi non voglia sciogliere Italia Viva per non far confluire il 2x1000 nel nuovo partito. Insomma, volano gli stracci...

 

I renziani, tuttavia, respingono le accuse al mittente: "Sciocchezze". Per questa sera, comunque, è stata convocata un'assemblea al Senato con tutti gli eletti nazionali e regionali di Italia Viva.

"Dopo l’ennesimo attacco di Calenda e Richetti – è quanto dicono da Italia Viva all’Ansa – Renzi ha chiesto ai suoi di non fare polemica: ‘Abbiamo accettato tutte le richieste di Azione. Tesseramento, tempi del congresso, mio passo indietro, nome di Calenda sul simbolo, soldi. Adesso andiamo avanti e si faccia il partito unico e il congresso. Se Calenda ha cambiato idea, lo dica. Secondo me è un errore politico ma chi vuol far saltare il partito unico si assumerà la responsabilità".

Seguici sui nostri canali