Terzo mandato, Forza Italia chiude (ancora). La Lega: "No a scambi con ius scholae"
Paolo Barelli, presidente dei deputati di FI: "Per noi oggi si chiude il discorso"

La questione del terzo mandato per i governatori regionali agita ancora la maggioranza. Ma Forza Italia chiude - questa volta probabilmente definitivamente - la porta a possibili cambi di scenario.
Terzo mandato: Forza Italia dice stop
A mettere la parola fine alla discussione è Paolo Barelli, presidente dei deputati di FI:
"Forza Italia è sempre stata disponibile al dialogo e al confronto con i suoi alleati, specialmente nell'esecuzione del programma di governo, che prevede anche di favorire l'inclusione dei migranti regolari. Il terzo mandato per i presidenti delle Regioni, invece, non è parte del programma dell'esecutivo e, peraltro - come rilevano i sondaggi - trova contrari gli italiani. Per questo motivo, per Forza Italia, oggi, si mette fine alla discussione sul terzo mandato".

Parole che seguono quelle del leader azzurro Antonio Tajani:
"Non stiamo al mercato, non è un baratto e io non mi vendo per un piatto di lenticchie. Non è che io cambio idea sul terzo mandato se mi dai il sindaco di Verona o di Milano, semmai me lo prendo con i voti".
La Lega: "No scambio con lo ius scholae"
Di una possibile "trattativa" ha però parlato la Lega, per voce del responsabile enti locali Stefano Locatelli:
"Prendiamo atto con rammarico che Forza Italia non vuole ragionare sulla proposta di terzo mandato. Di certo sono irricevibili scambi con cittadinanza facile e ius scholae. A questo punto auspichiamo che il Centrodestra scelga al più presto i candidati migliori".
Delusione anche per il vicepremier leghista Matteo Salvini:
"Siamo i primi a dire che non può esserci uno scambio. Se vogliamo parlare di istituzioni, di libertà di scelta dei cittadini, noi ci siamo. Noi abbiamo proposto un cambio di impostazione: che siano i cittadini a dire se un presidente ha lavorato bene e quindi lo vogliono ancora".