PROSEGUE L'ATTACCO

Terzo giorno di attacchi hacker russi all'Italia: nel mirino banche e industrie

Ad intervenire per ripristinare le correte funzionalità è stata l'Agenzia per la cybersicurezza nazionale. Alcuni siti risultano irraggiungibili

Terzo giorno di attacchi hacker russi all'Italia: nel mirino banche e industrie
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Gli hacker filorussi di Noname057(16) tornano ad attaccare l'Italia nella giornata di mercoledì 19 febbraio 2025. Questa volta nel mirino sono finite istituzioni finanziarie e industrie degli armamenti oltre ad aziende del trasporto pubblico.

Terzo attacco hacker in tre giorni

Si tratta del terzo attacco hacker filorusso subito dall'Italia in questa settimana. Il primo è avvenuto lunedì 17 febbraio 2025 e ad essere colpiti furono le infrastrutture del Paese, tra cui il settore dei trasporti e quello finanziario. Il secondo invece si è verificato nella giornata di martedì 18 febbraio 2025 e nel mirino sono finiti i siti di Ministeri e forze dell'ordine.

È il terzo attacco hacker all'Italia in tre giorni

Le motivazioni sono da ricondurre ad una ritorsione per le dichiarazioni del presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, che nei giorni scorsi avrebbe tracciato un parallelo tra l'attuale aggressione russa in Ucraina e il progetto di conquista del Terzo Reich durante la Seconda Guerra Mondiale.

Attaccate banche e industrie

Questa volta ad essere colpite sono state le istituzioni finanziarie, le industrie degli armamenti e aziende del trasporto pubblico. Tra di esse si segnalano Mediobanca, Nexi, Benelli, Fiocchi e Danieli. Alcuni dei siti bersagliati non sono ancora raggiungibili.

I responsabili dei cosiddetti attacchi DDos (Distributed denial of service) sono stati ancora una volta gli hacker filorussi Noname057(16). Ad intervenire per ripristinare le correte funzionalità è stata l'Agenzia per la cybersicurezza nazionale.

"Sono attacchi di tipo dimostrativo quindi non sono mirati a prendere il controllo dei sistemi ma semplicemente a bloccare i sistemi informatici - ha spiegato al Gr1 Corrado Guidotti, esperto di cyber sicurezza -. I sistemi vengono sottoposti a un numero di richieste legittime però eccedenti la capacità del sistema e quindi si blocca. Quale è il fine degli hacker? Sono solo attacchi dimostrativi che servono a dare fastidio e come pressione psicologica sugli obiettivi. L'idea è che così facendo l'opinione pubblica si possa preoccupare temendo che questi siano prodromi di attacchi più pesanti".

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