Ci risiamo. Ancora tensioni all’interno della maggioranza tra Lega e Forza Italia, per le quali la manovra economica sta diventando un vero e proprio campo di battaglia.
Dopo le banche, nel mirino stavolta ci sono gli stanziamenti per le metropolitane di Roma, Milano e per la ferrovia Napoli-Afragola.
Tajani vs Salvini: due voci della maggioranza contrapposte
Protagonisti dello scontro ancora una volta il leader di Forza Italia, Antonio Tajani, e il segretario della Lega, Matteo Salvini di nuovo su posizioni quasi completamente divergenti, in un clima molto teso che va ben oltre la dialettica politica ordinaria.
Nel mirino di Tajani c’è l’accusa che sarebbero stati sottratti fondi destinati alla costruzione della metro C di Roma e alla ferrovia Napoli-Afragola. Accusa che la Lega respinge con forza, definendola “infamante” e parlando di “ripianificazione” e non taglio.
Il nuovo fronte delle infrastrutture: fondi a rischio e accuse incrociate
La questione del finanziamento alle infrastrutture locali diventa un vero “campo minato”. Nel pomeriggio, Tajani rilancia:
“Salvini e Giorgetti facciano marcia indietro sul definanziamento di 50 milioni della metro C di Roma, mi auguro che a Salvini sia sfuggito… E spero che possa convincere il suo compagno di partito a rifinanziare la Napoli-Afragola, de-finanziata, nessuno sapeva nulla”.
La Lega reagisce con estrema fermezza:
“La manovra non prevede alcun taglio ai fondi per la Metro C. Quanto indicato da Tajani è infondato: si tratta di riprogrammazione”.
Il riferimento è anche ai lavori della M4 di Milano, che rischiano di subire conseguenze.
Ma lo scontro poi si fa anche politico:
“Comprendiamo l’interesse politico ad attaccarci, ma dichiarare il falso non è la soluzione più efficace”.
La stoccata di Salvini a Giorgetti
Rimane “caldo” anche il tema casa e non solo per quanto riguarda la questione degli affitti brevi – altro motivo di tensione nella maggioranza.
Salvini, pur decretando la soddisfazione del suo ministero per la manovra, lancia frecciate nei confronti del ministro Giorgetti:
“Devo parlare con Giorgetti, c’è qualcosa da fare sulla legge di Bilancio: un piano casa serio ha bisogno di finanziamenti seri. Se non ho i finanziamenti seri, non riesco a fare un piano casa serio e a me le cose poco serie non piacciono, quindi patti chiari e amicizia lunga”.
Schlein: “Ma l’hanno vista la Manovra prima di votare?”
Lo scontro interno al governo appare tale che l’opposizione – in particolare la leader del Partito Democratico, Elly Schlein – rimane quasi in un angolo. E non resta che commentare:
“Pare che i due vicepremier in Consiglio dei ministri abbiano votato una manovra a loro insaputa. Uno spettacolo pietoso, gli unici a pagarne le spese sono gli italiani”.
Intanto anche gli enti locali sollevano l’allarme: la Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) chiede un incontro con Giorgetti per “pesanti criticità finanziarie che mettono a rischio la capacità dei Comuni di garantire servizi essenziali”.
Anche la CISL e la Confindustria esprimono forte preoccupazione – rispettivamente su partecipazione e contratti nazionali, e sulla tassazione dei dividendi e sui crediti d’imposta.