Manovra

Superbonus e manovra oggi ultimo step: alla Camera si viaggia a 200 all'ora, Governo verso la fiducia

Ultimo miglio per la Legge di Bilancio all'esame del Parlamento. Tra i provvedimenti più attesi le agevolazioni sull'edilizia.

Superbonus e manovra oggi ultimo step: alla Camera si viaggia a 200 all'ora, Governo verso la fiducia
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Superbonus all’esame della Camera a ritmo vertiginoso. Dopo l’approvazione tortuosa al Senato il testo prosegue oggi, mercoledì 28 dicembre 2021, a Montecitorio il suo percorso di approvazione che nel suo secondo passaggio parlamentare ha avuto una netta accelerata rispetto ai lavori del Senato.

Suberbonus e manovra alla Camera: "si viaggia a 200 all'ora"

Su superbonus e manovra il Governo si prepara a incassare il voto di fiducia, non senza qualche polemica da parte dell'opposizione. In primis, Fratelli d'Italia.

L'accelerata consentirà non solo di chiudere la pratica entro il 31, provvedere alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiali e "festeggiare" la fine dell'anno con più tranquillità, ma anche permetterà ai partiti di concentrarsi sulla partita del Quirinale.

Ne è testimonianza il fatto che ieri è andato tutto come programmata nell'agenda di lavoro. La Commissione Bilancio ha infatti vagliato in tempi record gli oltre 400 emendamenti giudicandone inammissibili più di 200 e respingendo tutti gli altri. Il maxiemendamento è stato così approvato senza modifiche nella versione arrivata dal Senato.

Il voto di fiducia è previsto per questa sera, il voto finale per domani mattina.

Verso l’ok definitivo alla manovra: i bonus edilizi

Come ormai noto e ampiamento dibattuto nei mesi scorsi, nella Legge di Bilancio per il prossimo anno troverà ancora collocazione il bonus facciate reduce da un riscontro più che positivo sia da parte dei proprietari di immobili che dei professionisti del settore edilizia. Le agevolazioni saranno confermate per tutto il 2022, ma la detrazione scenderà dal 90% al 60%.

Il bonus spetta per interventi finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna di edifici esistenti ubicati in zona A o B o in zone a queste assimilabili in base alla normativa regionale e ai regolamenti edilizi comunali.

Lo sconto può essere fruito per gli interventi sull’involucro esterno visibile dell’edificio (parte anteriore, frontale e principale dell’edificio), sia sugli altri lati dello stabile.

Esclusi invece gli interventi sulle facciate interne, se non visibili dalla strada o da suolo ad uso pubblico (quali superfici confinanti con chiostrine, cavedi, cortili e spazi interni, tranne quelle visibili dalla strada).

Il Superbonus 110%

Il 2022 vedrà ancora come protagonista principale il superbonus 110%. Un’agevolazione da confermare fortemente sollecitata dal Ministro ai Beni Culturali, Dario Franceschini, ma in generale condivisa da tutto l’Esecutivo anche se con la parola d’ordine di mettere il superbonus al riparo da furbi e furbetti.

Con la legge di Bilancio 2022 che attende anche il secondo via libera dal Parlamento, ne sono però state “riscritte” le scadenze.

Superbonus, detrazioni e date sul calendario

Per gli interventi effettuati dai condomìni, dalle persone fisiche proprietarie (o comproprietarie) di edifici composti fino a quattro unità immobiliari e da Onlus, organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale, compresi gli interventi effettuati dalle persone fisiche sulle singole unità immobiliari all’interno dello stesso condominio o dello stesso edificio interamente posseduto: la scadenza è fissata al 31 dicembre 2025, ma la maxidetrazione al 110% è confermata solo per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2023, per scendere al 70% per le spese sostenute nell’anno 2024 e al 65% per le spese sostenute nell’anno 2025;

Per gli interventi effettuati dagli Iacp (l'Istituto autonomo case popolari) ed enti equivalenti, compresi quelli effettuati dalle persone fisiche sulle singole unità immobiliari all’interno dello stesso edificio, e dalle cooperative a proprietà indivisa (detrazione al 110%), il superbonus 110% scade il 30 giugno 2023, con possibilità di arrivare fino al 31 dicembre 2023 se alla data del 30 giugno 2023 sono stati effettuati lavori per almeno il 60% dell’intervento complessivo.

Per gli interventi effettuati su unità immobiliari dalle persone fisiche, il superbonus spetta per le spese sostenute fino alla data del 30 giugno 2022, con possibilità di arrivare fino al 31 dicembre 2022, se alla data del 30 giugno 2022 sono stati effettuati lavori per almeno il 30% dell’intervento complessivo;

Per gli interventi effettuati dalle associazioni e società sportive dilettantistiche iscritte nell’apposito registro, limitatamente ai lavori destinati ai soli immobili o parti di immobili adibiti a spogliatoi il superbonus 110% si ferma il 30 giugno 2022.

Superbonus e la novità: le agevolazioni per l’abbattimento delle barriere architettoniche

Nel frattempo, in questo percorso che darà il semaforo verde alla manovra, il quadro dei bonus edilizi si è arricchito della nuova agevolazione per abbattere le barriere architettoniche.

Sarà una detrazione dall’imposta sui redditi lorda (sino a concorrenza del suo ammontare) pari al 75% delle spese sostenute (e documentate) dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022 per interventi su barriere architettoniche di edifici già esistenti.

La detrazione scatterà anche per interventi di automazione degli impianti degli edifici e delle singole unità immobiliari funzionali ad abbattere le barriere. In caso di sostituzione dell’impianto, sono ammesse anche le spese relative allo smaltimento e alla bonifica dei materiali e dell'impianto sostituito.

La spesa massima detraibile varia dai 50mila ai 30mila euro.

Il bonus può essere fruito direttamente nella dichiarazione dei redditi in cinque quote annuali. In alternativa è possibile lo sconto in fattura o la cessione del credito.

Bonus “minori”

La legge di Bilancio 2022 ne prevede la proroga fino al 2024. Confermati dunque sismabonus, ecobonus ordinario, bonus unico, bonus verde, il credito d’imposta per l’acquisto di sistemi di filtraggio dell’acqua, mentre esce di scena la detrazione (Iref e Ires) del 50% per l’acquisto e l’installazione di infrastrutture di ricarica di veicoli elettrici.

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