Superbonus, si va verso l'eliminazione dell'Isee
Il Governo cerca la "sintesi" per continuare a dare ossigeno all'economia senza il rischio di "drogare" il mercato.
Superbonus: il passaggio in Parlamento potrebbe eliminare il limite dell'indicatore Isee, confutando il testo approvato in Consiglio dei ministri. Per le case abitate da una sola famiglia l’agevolazione dovrebbe rimanere uguale e prevista fino al 30 giugno 2022. La versione finale della legge di Bilancio dovrebbe prorogare anche la cessione del credito e sconto in fattura per tutti gli altri bonus edilizi.
Superbonus, le ultime novità
Vanno in questa direzione le ultimissime novità sul Superbonus in attesa del via libera definitivo del Parlamento. Gli ultimi ritocchi dovranno essere apportati in tempo perché il Ddl bilancio arrivi mercoledì o giovedì negli uffici del Senato, da dove partirà l'esame.
Il testo definitivo della legge di Bilancio 2022 non ha terminato la fase della limatura, occhi puntati sulle agevolazioni al 110% legate alle ristrutturazioni edilizie per ville e villette: si ipotizza che per questo nutrito target la proroga del Superbonus sarà rinviata alla discussione parlamentare. Diversi rumors darebbero quasi per certo che il 110 per cento per la ristrutturazione di villette e case unifamiliari potrà continuare senza alcuna limitazione legata al reddito, nonostante il tetto di 25 mila euro di Isee posto dal Consiglio dei ministri di fine ottobre.
Le valutazioni finali prima del via libera definitivo
Secondo i beni informati a diretto contatto con i corridoi di Palazzo Chigi si può usare il futuro quasi tranquillamente e non il condizionale perché il primo a essere ormai convinto delle ultime puntellate al documento è proprio il presidente del Consiglio Mario Draghi, tanto che il Superbonus dovrebbe (in questo caso il condizionale è d'obbligo se non altro per incastrare tutti i tasselli dell'agenda del Parlamento e dei ministri) arrivare all'esame delle forze politiche entro la fine della settimana.
Tetto Isee, cambio di rotta
Inizialmente, se il bonus per ville e case unifamiliari era stato reclamato a gran voce da maggioranza e opposizione (in un primo momento si era ipotizzata una proroga solo per i condomini che comunque dal 2024 avranno una riduzione al 70% e dal 2025 al 65%), un punto di compromesso da proporre all'Aula sembrava poter essere la previsione di un tetto Isee per i proprietari di immobili che non avessero un indicatore economico superiore ai 25mila euro.
Una previsione che ha avuto però forti critiche, perché "socialmente ed economicamente" discriminatorio. Il tetto, secondo le indiscrezioni più quotate, verrà dunque tolto, ma il Governo sembra intenzionato ad accentuare, attraverso tempi e modalità più stringenti su documenti e lavori, la sua attività di controllo. Chiarissimo l'intento dichiarato dal sottosegretario al Ministero dell'Economia Cecilia Guerra.
"Si stanno creando degli abusi, quindi bisognerà rafforzare i controlli".
Superbonus, sconto in fattura e cessione del credito: avanti così?
Di fatto, il Governo, sul Superbonus, si troverà probabilmente a sposare la causa del compromesso anche per quanto riguarda sconto in fattura e cessione del credito. L'intenzione dell'Esecutivo, nella prima bozza della manovra, era di prorogarli solo per il Superbonus 110.
Complice lo spauracchio di una possibile stroncatura dell'Aula, il documento potrebbe puntare a prorogare le misure previste nel decreto Rilancio per il 2020 e 2021. Nella fattispecie, recupero del patrimonio edilizio, interventi di efficienza energetica, misure antisismiche, recupero o restauro delle facciate, installazione di impianti fotovoltaici o di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici.
Misure che, soprattutto per quanto riguarda recupero del patrimonio edilizio e recupero e restauro delle facciate, hanno avuto recentemente il pieno sostegno del Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini.
Nella versione finale della Manovra dovrebbe trovare spazio anche la proroga della cessione del credito e dello sconto in fattura per tutti i bonus edilizi, come l’ecobonus, il bonus facciate e il bonus ristrutturazione.