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Superbonus 110%, sì alla proroga fino al 30 settembre: cosa cambia e per chi

Via libera della commissione Finanza della Camera per le unifamiliari che hanno concluso il 30% dei lavori al 30 settembre 2022

Superbonus 110%, sì alla proroga fino al 30 settembre: cosa cambia e per chi
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Superbonus 110, via libera definitivo alla proroga fino al 30 settembre per le villette che hanno concluso il 30% dei lavori al 30 settembre 2022. Il Senato ha approvato il decreto di cessione dei crediti fiscali derivanti dal Superbonus e da altri bonus edilizi, su cui il Governo aveva posto la questione di fiducia. Novantaquattro sono stati i voti favorevoli, 72 quelli contrari e 2 gli astenuti. E così il provvedimento, licenziato in precedenza dalla Camera dei deputati, è ora legge

Superbonus 110%, proroga al 30 settembre per le unifamiliari

La proroga riguarda le unifamiliari che al 30 settembre 2022 hanno concluso il 30% dei lavori. Viene infatti rinviato al 30 settembre 2023 (in luogo della precedente data del 31 marzo 2023) il termine ultimo entro cui possono essere sostenute le spese per poter beneficiare della maxi detrazione con aliquota del 110%.

Dalla commissione, arriva il via libera anche alla possibilità, per chi non ha concluso il contratto di cessione dei crediti d’imposta entro il 31 marzo, di effettuare la comunicazione all’Agenzia delle Entrate con la remissione in bonis entro il 30 novembre 2023, pagando una sanzione di 250 euro.

I crediti incagliati

C'è poi la questione dei crediti incagliati. Una mano dovrebbe arrivare in questo senso da alcune società pubbliche - Enel X in testa - che potrebbero acquisire i crediti bloccati, sbloccando una situazione che è ferma da mesi.

L'Esecutivo punta poi a convincere banche e istituzioni a far ripartire l'acquisizione dei crediti.

In arrivo una piattaforma per smaltire gli arretrati

Sulla questione è intervenuto anche il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti:

"Abbiamo sensibilizzato le istituzioni e le banche. Le banche e le Poste hanno annunciato che ricominceranno, in un quadro di maggiori certezze che abbiamo dato sotto il profilo giuridico, ad acquistare questi crediti. È in corso l’elaborazione di un sistema, una specie di piattaforma, che dovrebbe in qualche modo permettere di smaltire tutto l’arretrato".

 

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