Strascichi informativa Almasri, Renzi: "Nordio e Piantedosi come il gatto e la volpe: uno imbarazzato, l'altro imbarazzante"
Schlein: "Presidente del coniglio". Conte: "Meloni scappata tre volte, si presenti almeno davanti al Tribunale dei ministri"
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Che l'informativa in Parlamento sul caso Almasri avrebbe fatto discutere era cosa risaputa anche alla vigilia. E non si sono fatte attendere le reazioni dell'opposizione, che ha duramente attaccato i ministri Carlo Nordio (Giustizia) e Matteo Piantedosi (Interni), ma anche la premier Giorgia Meloni, assente.
Informativa Almasri, opposizioni sulle barricate
Scatenato in Senato l'ex premier Matteo Renzi, che senza peli sulla lingua attacca i ministri e pure la premier:
"Abbiamo ascoltato un ministro imbarazzato (Piantedosi, ndr) e uno imbarazzante 'latinorum' (Nordio, ndr). C'è una sola persona che ha fatto la scelta giusta, Giorgia Meloni: quella seggiola là, è la scelta migliore. Ad Atreju a dicembre 2024, dopo aver detto che i centri in Albania funzioneranno, Meloni ha definito i trafficanti di uomini i nuovi mafiosi. Lei aveva il boss dei boss, allo stadio, e lo ha rimandato a casa. Vuol dire che non può più parlare di immigrazione".
"Pensavate di aver trovato la lady di ferro, ma avete trovato l'omino di burro, forte coi deboli e debole coi forti".
E poi, ancora (ricordando le sue vicende personali):
"Voi Fratelli d'Italia siete i peggiori giustizialisti, un'onda che può massacrare le persone senza aspettare le sentenze".
Schlein: "Meloni presidente del... coniglio"
In mattinata, invece, alla Camera ha parlato la segretaria del Pd Elly Schlein, che ha duramente attaccato Giorgia Meloni per la sua assenza (come peraltro aveva già fatto alla vigilia).
"Meloni ha mandato i suoi ministri in aula, un atteggiamento da presidente del coniglio. Meloni scappa dalle sue responsabilità. Ma la domanda è semplice: ha dato lei l'ordine di riaccompagnare a casa il torturatore libico? Delle due l'una. O lei (Meloni, ndr) ha guidato la filiera di comando e se ne assume tutte le responsabilità o non ha più il controllo e ne tragga le conseguenze. Doveva esserci lei oggi qui perché ciò che hanno detto i suoi ministri non è una risposta".
Conte: "Meloni scappata tre volte"
Non più tenero l'intervento del leader del Movimento Cinque Stelle Giuseppe Conte:
"Meloni ha dato tre versioni diverse della vicenda e poi non è venuta a riferire in Aula. Ormai siamo diventati un porto franco, un Paese dei balocchi dei criminali".
"Nordio è stato il giudice assolutore di Almasri, e ha avuto un atteggiamento scandaloso".
E poi, rivolgendosi direttamente alla premier:
"Io mi rivolgo direttamente a lei, presidente Meloni, lo so che ci sta guardando, è nascosta dietro un computer, ha parlato per tre volte di questa vicenda fornendo versioni diverse. Adesso non parli, perché se non è venuta a parlare qui non si permetta di parlare davanti a qualche scendiletto. Non tocchi più la questione, parli solo davanti al Tribunale dei ministri".
La maggioranza fa quadrato
Ovviamente, dall'altra parte, la maggioranza fa quadrato attorno ai ministri e alla presidente del Consiglio.
Letteralmente scatenato Maurizio Gasparri, che ha attaccato la Corte e Lo Voi:
"I pasticci fatti dalla Corte sono evidenti e sotto gli occhi di tutti, ad esempio il Procuratore di questa Corte fu avvocato di criminali, per cui secondo me non è così affidabile. Almasri ha girato in Europa col bollino blu, poi diventato rosso quando arriva in Italia. La Corte penale dei miei stivali, secondo la quale Netanyahu dovrebbe essere rinchiuso in un campo e invece è alla Casa Bianca".
"Lo Voi vada a casa perché non può guidare la Procura di Rom. Ha attentato alla sicurezza dello Stato pubblicando atti giudiziari".
Per la Lega alla Camera ha parlato il deputato Davide Bellomo, che ha duramente replicato all'opposizione, accusando di non conoscere la Legge:
"Mi sembra che qui oggi abbiamo assistito alla saga del pregiudizio e dell' ignoranza crassa rispetto a norme che governano nostro Paese. Sarei stato il primo accusatore di Nordio se avesse arrestato il peggior criminale non rispettando la norma, perché la forza di uno Stato risiede nel rispetto delle regole".
Accorato, naturalmente, l'intervento di Giovanni Donzelli di FdI:
"Grazie al governo per aver difeso la sicurezza nazionale, perché di questo si parla. Da cittadino italiano sono contento che dopo la scarcerazione di Almasri lui non sia libero in Italia ma sia in Libia".