La Corte dei Conti ferma il Ponte sullo Stretto di Messina, ma il Governo annuncia che andrà avanti. Il no è arrivato dalla Sezione centrale di controllo di legittimità su atti del Governo e delle amministrazioni dello Stato, che non ha ammesso al visto e alla registrazione la Delibera Cipess n. 41/2025 relativa all’opera infrastrutturale che dovrebbe collegare Calabria e Sicilia.
In una nota ufficiale, la Corte spiega che le motivazioni, in corso di stesura, saranno rese note con apposita Deliberazione entro 30 giorni. Di fatto, però, al centro dello stop imposto dalla Magistratura contabile ci sarebbero principalmente compatibilità economiche e ambientali
Già a fine settembre, la Corte dei Conti aveva chiesto chiarimenti al Governo sul via libera al progetto del Ponte sullo Stretto. Ora questo nuovo imprevisto, che alza di nuovo la tensione tra l’Esecutivo di Centrodestra e le toghe.
Salvini: “Un danno grave per il Paese, ma andiamo avanti”
La prima reazione è arrivata dal vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, che ha definito la decisione “un grave danno per il Paese e una scelta politica più che un sereno giudizio tecnico”.
“Si tratta di un progetto sostenuto anche dall’Europa, capace di creare sviluppo e migliaia di posti di lavoro da Sud a Nord. Siamo determinati a percorrere tutte le strade possibili per far partire i lavori. Andiamo avanti. Non mi sono fermato quando dovevo difendere i confini e non mi fermerò ora”.
La decisione della Corte dei Conti è un grave danno per il Paese e appare una scelta politica più che un sereno giudizio tecnico. In attesa delle motivazioni, chiarisco subito che non mi sono fermato quando dovevo difendere i confini e non mi fermerò ora, visto che parliamo di un… pic.twitter.com/Q9TQoSX88U
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) October 29, 2025
Meloni: “Atto di invasione della magistratura contabile”
Durissima anche la reazione della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che parla dell’ennesimo “atto di invasione della giurisdizione” da parte della Corte dei Conti.
“La mancata registrazione della delibera Cipess sul Ponte sullo Stretto è l’ennesimo atto di invasione della giurisdizione sulle scelte del Governo e del Parlamento”, ha dichiarato Meloni.
La mancata registrazione da parte della Corte dei Conti della delibera CIPESS riguardante il Ponte sullo Stretto è l’ennesimo atto di invasione della giurisdizione sulle scelte del Governo e del Parlamento. Sul piano tecnico, i ministeri interessati e la Presidenza del Consiglio…
— Giorgia Meloni (@GiorgiaMeloni) October 29, 2025
“Sul piano tecnico, i ministeri competenti e la Presidenza del Consiglio hanno risposto puntualmente a tutti i rilievi. Una delle censure riguardava addirittura l’invio di documenti voluminosi tramite link, come se i giudici contabili ignorassero l’esistenza dei computer”.
Meloni ha infine ricordato che la riforma costituzionale della giustizia e quella della Corte dei Conti, attualmente in discussione al Senato, rappresentano “la risposta più adeguata a un’intollerabile invadenza” e che “non fermeranno l’azione del Governo”.
Ciucci: “Grande sorpresa”
Sulla vicenda è intervenuto anche l’ad della società Stretto di Messina Pietro Ciucci:
“Abbiamo accolto con grande sorpresa l’esito del controllo di legittimità operato dalla Corte dei conti che non ha ammesso al visto e alla conseguente registrazione la Delibera Cipess n. 41/2025 del Ponte sullo Stretto”.
“Tutto l’iter seguito è stato sempre svolto nel pieno rispetto delle norme generali e speciali italiane ed europee relative alla realizzazione del ponte. Restiamo in attesa delle motivazioni mantenendo l’impegno di portare avanti l’opera, missione che ci è stata affidata da tutto il governo e dal ministero delle Infrastrutture in attuazione delle leggi approvate dal Parlamento italiano”.
Ponte sullo Stretto: cosa succede ora
Tecnicamente, negare il visto di legittimità significa che la delibera non viene registrata dalla Corte dei conti, e quindi non ha immediata efficacia.
Questo non equivale automaticamente a un ritiro definitivo del progetto, ma pone un forte ostacolo procedurale e richiede un’integrazione degli atti/documenti o una nuova delibera
Con la bocciatura della Delibera Cipess, il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina subisce dunque un nuovo stop amministrativo.
Le motivazioni ufficiali della Corte dei Conti saranno pubblicate entro 30 giorni, ma il Governo ha già annunciato la propria intenzione di andare avanti con l’opera, ritenuta strategica per lo sviluppo infrastrutturale e occupazionale del Paese.