Stato dell’Unione, Von der Leyen: “Europa in lotta per il suo futuro”
Nel suo discorso, la presidente della Commissione Europea ha toccato numerosi argomenti tra Ucraina, Medio Oriente e obiettivi europei
10/09/2025 alle 15:45
“L’Europa è in lotta. Una lotta per un continente unito e in pace. Per un’Europa libera e indipendente”.
Con queste parole, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha aperto a Strasburgo il suo quinto discorso sullo Stato dell’Unione, il primo del suo secondo mandato.
Un intervento arrivato in un contesto difficile per l’Unione: conflitti ai confini, crisi economiche, pressioni sovraniste e divisioni interne.
“Non illudiamoci: questa è una lotta per il nostro futuro”, ha aggiunto la presidente, che ha rivolto un appello accorato all’unità tra Stati membri e istituzioni europee, definendo questo momento “quello dell’indipendenza dell’Europa”.
Ucraina: 6 miliardi anticipati e alleanza sui droni
Sul fronte ucraino, von der Leyen ha annunciato che l’UE anticiperà 6 miliardi di euro dal prestito G7 e avvierà un’alleanza industriale sui droni con Kiev. Ha inoltre proposto di utilizzare i saldi di cassa dei beni russi immobilizzati per un “prestito di riparazione” all’Ucraina, specificando che gli asset congelati non verranno toccati e che i costi saranno sostenuti collettivamente.
Europe is in a fight.
A fight for our liberty and our ability to determine our destiny for ourselves.
Riferendosi agli attacchi notturni dei droni russi contro la Polonia, la presidente ha condannato “una violazione senza precedenti dello spazio aereo europeo” e ha confermato il sostegno a Varsavia. Ha annunciato che Bruxelles sta lavorando al 19° pacchetto di sanzioni contro Mosca, con l’obiettivo di accelerare l’eliminazione dei combustibili fossili russi e colpire la cosiddetta “flottaombra” utilizzata per aggirare le restrizioni.
Medio Oriente: sospensione di parte dell’intesa con Israele e piano per Gaza
Ampio spazio è stato dedicato anche al conflitto in Medio Oriente. Von der Leyen ha definito “inaccettabile” la situazione nella Striscia di Gaza, denunciando la carestia come “un’arma di guerra” e ribadendo che “questa atrocità deve finire”.
What is happening in Gaza has shaken the conscience of the world.
Man-made famine can never be a weapon of war. This must stop.
EU aid to Gaza far outweighs that of any other partner.
La presidente ha annunciato che la Commissione proporrà di sospendere il sostegno bilaterale a Israele in alcuni settori, senza però intaccare la cooperazione con la società civile e con istituzioni culturali come Yad Vashem. In programma anche sanzioni contro ministri estremisti e coloni violenti, oltre a una sospensione parziale dell’Accordo di Associazione sugli scambi commerciali.
Guardando al futuro, von der Leyen ha annunciato la creazione di un Gruppo di Donatori Palestinesi e di uno strumento dedicato alla ricostruzione di Gaza, sottolineando che “non ci sarà mai posto per Hamas, né ora né in futuro”. Ha ribadito il sostegno europeo a una soluzione a due Stati, con “un Israele sicuro e un’Autorità palestinese vitale”.
Difesa, sicurezza e mercato unico
Von der Leyen ha chiesto una maggiore assunzione di responsabilità da parte dell’Unione in materia di difesa e sicurezza, invitando a ridurre le dipendenze strategiche e a rafforzare la capacità industriale.
Sul fronte economico, la Commissione presenterà una roadmap per completare il mercato unico entro il 2028, con interventi mirati nei settori della finanza, dell’energia e delle telecomunicazioni. Un’attenzione particolare è stata riservata all’industria siderurgica europea, messa in difficoltà dall’eccesso di capacità globale: per sostenerla, Bruxelles proporrà un nuovo strumento commerciale di lungo termine.
Un’Europa “non nostalgica ma indipendente”
Il discorso ha toccato anche le difficoltàquotidiane dei cittadini europei, tra costodellavita e instabilitàglobale.
“I nostri cittadini sentono il terreno scivolare sotto i loro piedi. Non possiamo semplicemente aspettare che questa tempesta passi”, ha ammonito von der Leyen.
Ursula von der Leyen
La presidente ha insistito sulla necessità di una “nuova Europa”, capace di affrontare un mondo caratterizzato da “ambizioni imperiali e guerre imperiali” e da dipendenze trasformate in strumenti di ricatto.
“Il compito della nostra Unione – ha concluso – è decidere il tipo di società e di democrazia in cui vogliamo vivere, garantire la nostra sicurezza e scegliere alleanzesolide. In definitiva, si tratta di avere la libertà e il potere di determinare il nostro destino”.