LA SVOLTA

Soumahoro vorrebbe ricandidarsi col Centrodestra: in Fratelli d’Italia o Forza Italia?

"C’è interesse, sono pronto a presentarmi con una dimensione di forze che portano in seno il Tricolore"

Soumahoro vorrebbe ricandidarsi col Centrodestra: in Fratelli d’Italia o Forza Italia?

Sembra passata un’era politica da quando Aboubakar Soumahoro fece il suo ingresso al debutto in Parlamento indossando gli stivali da lavoro (quelli da contadino o muratore in caso pioggia o fango), simbolo di una battaglia identitaria che parlava di braccianti, diritti e fatica quotidiana.

Aboubakar Soumahoro il giorno del suo debutto in Parlamento

Candidato per Alleanza Verdi Sinistra alle Politiche del 2022, quel giorno, con quella scena ad effetto Soumahoro si conquistò definitivamente le simpatia della mondo della cultura di Sinistra.

Basti pensare che in molti tra giornalisti e intellettuali “battezzarono” come “una bella notizia” l’ingresso di Soumahoro al Parlamento, parlando apertamente di una nuova pagina per la politica italiana, di difesa dei più deboli, degli ultimi e chi più ne ha, più ne metta.

Così come sembra passata un’era da quando proposte il Ramadan come festa nazionale in Italia.

A distanza di qualche anno, almeno quella narrazione di Sinistra va, diciamocelo come arriverebbe dalla voce di Ignazio La Russa, completamente riscritta.

La nuova vita di Aboubakar Soumahoro: dagli stivali di gomma al Centrodestra

Oggi il deputato del gruppo Misto, seduto nel Transatlantico di Montecitorio, racconta una fase che definisce di “rinascita”, personale prima ancora che politica.

Lo ha fatto in un’intervista a Il Foglio, a Ginevra Leganza, proprio a ridosso del Natale e nella fase più cruciale della discussione della Manovra.

Lo ha fatto poco prima di partire per l’Africa occidentale, dove trascorrerà il capodanno lavorando tra Senegal, Costa d’Avorio e Guinea.

Un’intervista dove ha raccontato, tracciando un bilancio di fine anno, quelli che sono i suoi “prossimi sogni nel cassetto” che potrebbero portare a una svolta clamorosa nella sua vita politica.

Politiche 2027, da paladino degli ultimi al Tricolore

Perché, come per sia stessa ammissione, se ci sarà ancora Politica nella sua vita, sarà con un partito che ha il tricolore nel suo logo:

“Gli ultimi anni sono stati una trasformazione profonda. L’ipotesi di candidarmi alle prossime elezioni Politiche è concreta. C’è interesse, sono pronto a candidarmi con una dimensione di forze che portano in seno il Tricolore”.

Tradotto, all’atto pratico: Fratelli d’Italia o Forza Italia o ancora Noi Moderati (il simbolo del Pd rievocando i tre colori principali della bandiera italiana, lo fa tuttavia in maniera meno esplicita).

Un’apertura che segna dunque una netta e clamorosa discontinuità rispetto al percorso che lo aveva portato in Parlamento con Alleanza Verdi e Sinistra.

Un percorso che a dir la verità si era però già “inceppato” dopo la vicenda giudiziaria che aveva travolto la moglie e la suocera (accusate in un’inchiesta su cooperative, di essersi appropriate del denaro destinato ai migranti ospitati nei loro centri e di averlo speso in beni di lusso e investimenti immobiliari all’estero, evadendo anche milioni di euro e rendendosi responsabili di bancarotta) con l’uscita dal gruppo parlamentare di Avs e con l’ingresso nel Gruppo Misto.

Fatto sta che alla richiesta della giornalista su maggiori dettagli riguardo questi progetti, Soumahoro ha aggiunto:

“Il tricolore è presente in molti simboli di partito. Basta fare un check. Ad ogni modo, valuterò i progetti, non le etichette”.

I primi indizi, il convegno in Parlamento su Africa e Piano Mattei

A ben vedere, qualche segnale di questo riposizionamento si era già colto nei mesi scorsi.

In molti infatti ricorderanno il convegno da lui promosso nelle sale del Parlamento sulle opportunità da creare per gli africani nei Paesi d’origine, un’impostazione che spostava l’asse dal tema dell’accoglienza a quello dello sviluppo in loco, in sintonia con una narrazione sempre più presente anche in settori della maggioranza di Governo.

Un approccio di fatto praticamente identico a quello portato avanti dal Centrodestra (con FdI e Forza Italia in prima fila) con il Piano Mattei.

Ad aprire i lavori, il presidente della Camera, (ironia del destino) il leghista Lorenzo Fontana, ma durante il convegno (dal titolo eloquente “Il diritto di restare. Il diritto di rientro. Opportunità per Italia e Africa”) c’era invece il sottosegretario Federico Freni.

Ecco allora perché le parole di oggi di Soumahoro non potranno passare inosservate.

Nel mondo politico si attendono reazioni: curiosità in alcune aree del Centrodestra, silenzi e imbarazzi nel mondo di Centrosinistra e Sinistra, interrogativi sul ruolo che potrebbe ritagliarsi una figura così atipica in uno schieramento diverso da quello d’origine.

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