Silvia Salis si prende Genova: "Noi più competenti, solidi e civili di questa Destra"
Nel suo primo intervento pubblico da sindaca, Salis ha sottolineato la solidità della coalizione che l’ha sostenuta, composta da Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Italia Viva, Azione e Alleanza Verdi e Sinistra

Genova ha scelto Silvia Salis come sua nuova guida. Ex atleta olimpica e attuale vicepresidente vicaria del CONI, Salis ha conquistato il Comune al primo turno, sostenuta da un’ampia coalizione di centrosinistra. La sua elezione segna non solo un cambio amministrativo, ma anche simbolico, unendo competenza istituzionale, radici territoriali e un messaggio chiaro: quando il fronte progressista è compatto, può essere decisivo.
La forza del "campo largo"
Nel suo primo intervento pubblico da sindaca, Salis ha sottolineato la solidità della coalizione che l’ha sostenuta, composta da Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Italia Viva, Azione e Alleanza Verdi e Sinistra.
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“Fin dall’inizio ho detto che un’alleanza come la nostra poteva vincere al primo turno,” ha affermato. “Sembrava un azzardo, ma era frutto di convinzione: quando il campo progressista si concentra su ciò che unisce e non su ciò che divide, può davvero vincere ovunque.”
Non solo unità, ma anche confronto: “In questa campagna elettorale si è visto chiaramente — ha detto Salis — che la destra ha spazio solo quando il fronte progressista è frammentato. Quando invece siamo uniti, il paragone tra le due classi dirigenti non regge: la nostra è più solida, competente e civile, sia nei contenuti che nei toni.”
Dallo stadio al Comune: un percorso di impegno
Nata a Genova nel 1985, Salis ha mosso i primi passi nello sport al centro Villa Gentile, dove ha iniziato a praticare il lancio del martello. La sua carriera l’ha portata a rappresentare l’Italia alle Olimpiadi di Pechino 2008 e Londra 2012, raggiungendo un record personale di 71,93 metri. Dopo il ritiro dall’agonismo, ha intrapreso una brillante carriera dirigenziale nello sport, diventando vicepresidente del CONI nel 2021.
Nel suo curriculum ci sono anche l’oro ai Giochi del Mediterraneo del 2009, anni di presenza nella nazionale italiana e ruoli dirigenziali importanti, tra cui la guida del gruppo sportivo delle Fiamme Azzurre e il ruolo nel Consiglio della Federazione Italiana di Atletica Leggera. Dal 2017 è parte del Consiglio Nazionale del CONI.
Non è nuova nemmeno all’impegno civico. In passato ha fatto notizia per aver denunciato un tassista che si era rifiutato di accettare il pagamento con bancomat, ricevendo poi le scuse ufficiali dalla cooperativa dei taxi.
Un profilo civico con un’identità politica chiara
Pur non essendo iscritta a nessun partito, Salis è stata la candidata ideale per una coalizione ampia e trasversale. Il suo impegno concreto sul territorio e l’immagine di figura civica l’hanno resa un punto di convergenza per tutto il centrosinistra. La sua campagna si è concentrata su inclusione sociale, partecipazione dei cittadini, trasparenza amministrativa e innovazione urbana.

Nel suo discorso di insediamento, Salis ha ribadito la necessità di invertire il declino della città:
“Genova deve tornare ad essere una città giusta, solidale e forte.” Tra le priorità: il rilancio del lavoro stabile, la lotta alla povertà educativa e abitativa, la transizione ecologica e il potenziamento dei servizi pubblici. Particolare attenzione verrà data anche alla rigenerazione urbana, alla mobilità sostenibile e a un rapporto più stretto e trasparente tra istituzioni e cittadini. Sulla questione dei referendum ha preso una posizione netta: “Voterò cinque sì. È inaccettabile vedere rappresentanti istituzionali che invitano all’astensione.”
Un'immagine familiare e simbolica
La giornata della vittoria si è conclusa con una marcia a piedi dalla sede del comitato elettorale fino a Palazzo Tursi, sede del Comune. Con il figlio piccolo in braccio e circondata dai suoi sostenitori, Salis ha attraversato il cuore della città, accompagnata dal coro di Bella Ciao e dallo slogan “Siamo tutti antifascisti” in piazza De Ferrari — un gesto che ha unito politica e simbolismo civile.

Silvia Salis è sposata dal 2020 con il regista Fausto Brizzi, con cui ha un figlio, Eugenio. Appassionata tifosa della Sampdoria, ha raccontato la propria storia in un libro autobiografico pubblicato nel 2022, “La bambina più forte del mondo”. Il suo legame con Genova è profondo e personale: il padre, Eugenio Salis, scomparso nel 2024, è stato per anni custode dello stadio di Villa Gentile, dove la nuova sindaca ha cominciato il suo percorso.