Siamo donne...il dualismo Meloni-Ronzulli ora sboccia in "amore" (o pace armata)
Il Parlamento (ma non il Governo) si trova ad affrontare la grande rivalità tra rappresentanti del "gentil sesso". E Intanto Berlusconi...
Siamo donne, canticchiavano anni fa Jo Squillo e Sabrina Salerno in un azzeccatissimo duetto. Ora "siamo donne" si rivive anche in Parlamento (e si badi bene non al Governo) con il dualismo Meloni-Ronzulli.
Tra la leader di Fratelli d'Italia da ormai quasi una settimana alla guida del Governo e la senatrice di Forza Italia, fedelissima di Silvio Berlusconi e coordinatrice degli azzurri in Lombardia, che non ci sia un'empatia smisurata è ormai acclarato da tempo, ma in questi primi passi del nuovo Esecutivo e della 19esima Legislatura tra le due "donne forti" del Centrodestra sembra ora sbocciato l'amore.
O sarebbe forse meglio dire una tregua armata.
Dalla Garbatella alla Brianza, i perché della "tensione"
Da Roma, quartiere Garbatella al Nord, in Brianza, un clima di tensione "figlio" di visioni politiche diverse, di quel rapporto "privilegiato" che la parlamentare azzurra ha con Silvio Berlusconi, ma soprattutto in queste ultime settimane di quel "no" secco e irremovibile arrivato da Fratelli d'Italia e in particolare da Giorgia Meloni all'ingresso (in qualsiasi ministero) di Ronzulli nella squadra di Governo.
Un "no" che aveva portato FdI e Forza Italia a un passo da una clamorosa frattura e aveva sollevato un autentico polverone con lo scontro tra Silvio Berlusconi e il neo presidente del Senato Ignazio La Russa con il "caso" degli appunti non proprio cavallereschi del Cavaliere nei confronti del neo presidente del Consiglio.
Meloni-Ronzulli, ora è tregua armata
Nella giornata di ieri, mercoledì 26 ottobre 2022, al Senato a stemperare le polemiche è stata la stessa rappresentante azzurra nel suo intervento per il voto di fiducia al Governo:
"Ci hanno voluto rappresentare divise, diverse ma in realtà noi sappiamo bene quante cose ci legano, ci accomunano, da figlie, da madri, da donne, da parlamentari del centrodestra: continueremo a combattere insieme e orgogliosamente le battaglie per affermare i nostri diritti e i nostri ideali".
Anche se, tra le righe, non ha disdegnato una stoccata al neo premier:
"Con questo governo politico, il popolo torna sovrano. È un governo di centrodestra, guidato dalla prima Premier donna della Repubblica italiana, motivo di orgoglio per tutti noi. Forza Italia ed il centrodestra sosterranno lealmente questo governo, certi di trovare la stessa lealtà nel Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e nel suo Esecutivo".
Silvio tra due donne, il Cavaliere al Senato dopo nove anni
Nel frattempo, dopo nove anni proprio il leader di Forza Silvio Berlusconi è intervenuto nuovamente dagli scranni del Senato.
"Sono felice di essere qui. E sono felice anche perché tre ore fa ho avuto il mio 17esimo nipotino È motivo di soddisfazione riprendere la parola in Senato dopo nove anni. Sono felice perché il popolo italiano ha scelto di affidare, ancora una volta, il governo del Paese al centrodestra. Coalizione a cui ho dato vita 28 anni fa. Se oggi è per la prima volta al governo del Paese, è stato possibile perché 28 anni fa è nata una coalizione plurale. È nata una coalizione che non si è mai divisa, che ha saputo stare insieme anche all’opposizione. Una coalizione che è stata sempre artefice di grande scelte di democrazia e libertà".